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Politica | 31 ottobre 2020, 09:00

Le risposte del Municipio di Locarno alle tante domande di Verdi, PS, Lega, PPD, PLR e PED

“Il tempo impiegato per la risposta da parte di tutti i funzionari coinvolti ammonta a circa tre ore” la chiosa finale. Che vuol dire?

Le risposte del Municipio di Locarno alle tante domande di Verdi, PS, Lega, PPD, PLR e PED

Come scritto ieri su    queste colonne, il 19 ottobre scorso il Municipio di Locarno ha risposto all’interrogazione multipartitica (Verdi, PS, Lega, PPD, PLR e PED) che aveva in  Marko Antunović il primo firmatario, circa recenti atti di violenza gratuiti di cui è stato spettatore il centro città e raccontata da una 18enne di Locarno che aveva visto (tra gli altri) il proprio ragazzo finire  a terra sotto una gragnuola di calci e pugni ad opera di un gruppo di delinquenti senza scrupoli.

Detto ieri di quale fosse la posizione del Municipio anche sul potenziamento dall’operatore di prossimità, oggi ci occupiamo delle risposte che il sindaco Alain Scherrer ha dato alla serie di domande degli interroganti.

Il lodevole Municipio è a conoscenza degli atti di violenza avvenuti negli ultimi mesi a Locarno?

Il Dicastero sicurezza è informato degli episodi che avvengono sul territorio ed è costantemente in contatto con i servizi preposti allo scopo di intervenire politicamente laddove necessario. Nell’ambito dell’elaborazione della risposta all’interrogazione sulla reintroduzione del GOP, nella quale sono stati sentiti una trentina di operatori a contatto con i giovani, il Municipio ha aggiornato l’analisi della situazione, in particolare per quello che concerne il disagio dei giovani, che in determinate occasioni può sfociare in episodi di violenza. Inoltre alcune segnalazioni sono giunte recentemente alla Coordinatrice dei Servizi sociali che di seguito ha coinvolto gli attori preposti, informando il Municipio.

Cosa intende fare il Municipio per prevenire in tempo questo grave problema che si verifica spesso in zone conosciute?

Il Municipio ha sempre ritenuto importante poter contare sulla prevenzione, anche grazie alla figura dell’operatore di prossimità, che ricordiamo era stata la prima funzione istituita dal Consiglio Comunale. L’esecutivo ritiene importante rafforzare un approccio di strada per il Iocarnese e ha dato mandato alla Coordinatrice dei Servizi Sociali di definire un progetto regionale in collaborazione con Edo Carrasco, direttore della Fondazione Il Gabbiamo.

D'altro lato è in corso una mappatura su tutti i Comuni CISL da parte di Pro Juventute che ha per scopo di verificare le modalità di intervento sul terreno. In effetti, mediamente, la metà delle persone coinvolte in questo genere di situazioni non è domiciliata a Locarno. L’approccio di strada è importante per comprendere e analizzare la situazione. Fornisce inoltre uno strumento imprescindibile per un intervento immediato, ma anche per sviluppare politiche preventive. La reintroduzione dell’approccio di strada permetterà anche di riattivare un gruppo di analisi e orientamento strategico sulle questioni del disagio giovanile che già esisteva in passato, secondo nuove modalità.

Il Municipio sta valutando anche la possibilità di un intervento a lungo termine per prevenire conflitti e disagi sociali, per sensibilizzare i giovani ad una convivenza pacifica in Città?

Ci sono una serie di misure che il Municipio sta mettendo in atto, o rinforzando, per prevenire il disagio giovanile e favorire una convivenza pacifica in città. Oltre alla riattivazione dell’approccio di strada, si vuole anche cercare di orientare le attività del Centro Giovani di Locarno per dare ai giovani, anche più grandi, spazi e opportunità di assumere ruoli di cittadinanza attiva e di partecipazione alla vita comunitaria. C'è stata anche un’attenzione alla questione della transizione formazione-lavoro, attraverso uno speciale supporto agli apprendisti del comune assunto da Pro Juventute, l’aiuto ad aziende per la creazione di posti di apprendistato e una maggiore assunzione di apprendisti da parte dell’amministrazione cittadina. Si stanno anche valutando per il futuro nuovi progetti per il sostegno e l’integrazione delle famiglie (centro di socializzazione, progetti pilota, ecc.), come pure la sensibilizzazione nelle scuole medie e superiori all’indebitamento. Il Municipio ritiene infine, come detto, che sia urgente rafforzare l’approccio di strada. Al riguardo rinviamo di nuovo alla risposta all’interrogazione inerente la reintroduzione del GOP.

La figura dell’Operatore di Prossimità è di nuovo operativa a Locarno? Se si, è a conoscenza degli ultimi accadimenti? Come pensa di procedere in questa situazione delicata? Nel caso in cui non vi è alcun educatore di strada, cosa ne pensa il Municipio di trovare una soluzione a questa importante figura?

Per operatore (sociale) di prossimità si intende anzitutto l’operatore comunale prossimo alle persone e al territorio. Come risposto alla domanda 2, il Municipio intende chinarsi sull’organizzazione di questo importante settore, che attualmente è dotato di tre figure con un grado di occupazione complessivo del 200%, oltre alla Coordinatrice dei servizi sociali e a una funzionaria che si occupa a tempo parziale dell’applicazione del Regolamento sociale comunale. L’esecutivo ritiene che la presenza in strada sia importante e si dovrà valutare come potervi far fronte. La presenza in strada, che è stata particolarmente intensa negli anni 2008-2016, non ha più potuto essere condotta attraverso interventi strutturati e continuativi anche perché rispetto al 2009 il numero di persone seguite annualmente è triplicato. Con l’entrata in funzione nel 2020 di una Coordinatrice al 50% si sta elaborando un quadro aggiornato della situazione che permetterà di formulare, sulla base del lavoro e delle esperienze precedenti, una proposta al riguardo.

Ci sono in cantiere spazi per i giovani tra i 15 e 18 anni (che non possono frequentare i bar), per esempio uno skatepark come a Lugano? La città pensa di implementare l’offerta per questa fascia d’età negli spazi dello Spazio Elle?

L’offerta del Centro Giovani di Locarno intende adattarsi nei prossimi mesi per rispondere alle esigenze di ragazzi della fascia di età 16-18 anni. Contatti preliminari sono stati fatti con le scuole superiori e i ragazzi, nell’ottica di costruire insieme progetti ed attività. Purtroppo i costi di uno skatepark sono importanti e per il momento questa opzione non è più stata considerata. Tuttavia, a breve verrà licenziato un messaggio per l’arredo della rotonda, in funzione di una maggiore fruizione, in particolare da parte dei giovani. E’ previsto, ad esempio, l’allestimento di un campo di basket e la messa a disposizione di un palco per manifestazioni organizzate dai giovani. Il Municipio discuterà pure con i responsabili dello spazio Elle come mettere a disposizione dei giovani degli spazi per delle loro attività. Inoltre il nuovo concetto del Centro Giovani permetterà pure di meglio rispondere alle esigenze dei giovani tra 1 15 e i 18 anni.

Come mai ancora ad oggi a Locarno non esiste l’offerta Midnight nelle palestre della Scuola media?

I giovani locarnesi usufruiscono dell’offerta ad Ascona per quanto concerne il progetto Midnight, mentre a Locarno è attivo il progetto Open Sunday. Inoltre il Centro giovani cittadino è aperto anche ai giovani dei comuni circostanti, in particolare non dotati di un Centro.

Il tempo impiegato per la risposta da parte di tutti i funzionari coinvolti ammonta a circa tre ore” si conclude la lunga risposta. Quasi fosse una colpa degli interroganti. La democrazia è fatta di domande e di risposte. Può dare fastidio, ma è così.

Gualtiero Bertola

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