Scritte filonaziste in via Dora Baltea ad Ivrea. Negli scorsi giorni sono comparse frasi che inneggiano ad Hitler nel centro della cittadina eporediese.
Un grave gesto, che ha spinto il locale Circolo Pd ad inviare una lettera al sindaco Stefano Sertoli dove si chiede all’amministrazione di prendere una posizione pubblica contro il fatto. “Esprimiamo – scrivono i dem - la più dura condanna per simboli nazisti che “ignoti” hanno lasciato su alcuni muri della città di Ivrea. Un richiamo gravissimo a nefaste ideologie che non può essere tollerato, ancora di più se si scoprisse gli autori sono dei “giovanissimi”.
“Proprio per questo motivo – proseguono i dem eporediesi - chiediamo all'amministrazione di prendere una posizione pubblica a riguardo, di mettere in campo tutte le iniziative atte a fermare questi e quanti gesti possono ledere la “dignità di ogni essere umano” e la storia che ci ha resi “un popolo libero” e di attivarsi affinché gli operatori ambientali del Comune si mettano immediatamente al lavoro per ripulire l'area interessata”.
“Questi atti devono spingere tutta la Comunità a lavorare, soprattutto con i giovani e le scuole, per trasmettere alle nuove generazioni una memoria collettiva che è il messaggio di chi c'era il ricordo, ancora oggi vivo e forte, di una comunità che difende i diritti umani, la democrazia, i valori della Costituzione” conclude il Pd.
Sul tema è intervenuta anche la Lega, con i suoi esponenti Andrea Cane e Alessandro Giglio Vigna. “Rigurgiti di stupidità – commenta il consigliere regionale Cane – che ben poco hanno a che fare con un presente politico e sociale della città, ma che è giusto denunciare pubblicamente. Sono certo che Sertoli e la sua squadra saranno i primi a considerare le scritte l’ennesimo, seppur esecrabile episodio di una lunga serie. Personalmente ritengo che invece di alzare i toni del livello politico sia più utile una indagine della polizia locale e dei pennelli con un po’ di vernice. La risposta alla stoltezza di alcuni è sempre nell’esempio e nell’equilibrio. Invochiamo la denuncia pubblica, è giusto. Facciamolo sempre, non solo se la nefandezza riporta a fenomeni ideologici aberranti ascrivibili a parti politiche che, grazie al Cielo, non esistono più”.
“Violenza, razzismo, estremismi, odio devono essere condannati senza ambiguità – interviene il deputato eporediese Vigna – non esiste antagonismo politico in questo caso. È un imperativo adoperarsi delegittimando tutti i comportamenti che oggi devono farci vergognare comunque. Immagino spesso che dietro quelle bombolette ci siano ragazzini che a malapena conoscono il significato di ciò che scrivono. O studenti che distruggono beni pubblici per ripercorrere gesti legittimandoli con proteste anacronistiche. Non usiamo questi accadimenti l’uno contro l’altro, non evidenziamo solo ciò che fa gioco ai nostri schieramenti e ai nostri schemi elettorali. Riportiamo il confronto nei binari della democrazia ad ogni livello, partendo proprio dalle scritte sui muri fino ad arrivare ai programmi dei palazzi della politica”.
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