Il Nazionale

Eventi e Turismo | 26 luglio 2020, 12:53

Cavour e un pezzo del Pinerolese guardano al turismo “slow e green”

La proposta della Pro loco traccia un nuovo percorso di collaborazione per promuovere il territorio di 15 Comuni, già coinvolti nel Cifop e nella Strada delle mele

Cavour e un pezzo del Pinerolese guardano al turismo “slow e green”

L’idea è di puntare su un turismo “slow e green” e farlo creando una cabina di regia tra i Comuni che fanno parte del Cifop e della Strada delle mele. Venerdì a Cavour si è tenuto il convegno “Il nostro Territorio: ripartiamo da qui!”. Al tavolo, oltre al sindaco Sergio Paschetta e la sua vice Marta Ardusso, il presidente della Pro Cavour Marcello Bruno e il suo vice Giulio Brarda, il tecnico Sergio Bunino, l’onorevole Daniela Ruffino e il professore universitario Luigi Bistagnino.

Il convegno partiva dal tema delle convenzioni Cifop (Centro Incremento Frutticoltura Ovest Piemonte) e Strada delle mele, che sono scadute da anni e voleva tracciare una nuova strada di collaborazione per promuovere il turismo nel Pinerolese.
I Comuni interessati dalle due convenzioni sono, oltre a Cavour, Campiglione Fenile, Bibiana, Luserna San Giovanni, Lusernetta, Bricherasio, San Secondo, Pinerolo, Osasco, Garzigliana, Macello, Prarostino, Torre Pellice, Cumiana e Frossasco.

«Possiamo approfittare del rinnovo delle convenzioni per darci una struttura e fare una proposta di territorio» è stata la premessa di Paschetta.

Mentre la Pro Cavour, per bocca di Brarda, ha illustrato una bozza di progetto: «Il turismo di prossimità è un’opportunità e con la vicenda coronavirus abbiamo capito che non si può puntare solo sugli eventi per favorire il turismo, ma ci vuole continuità».
Nel disegno della Pro Cavour, il futuro turistico è “slow e green”: «Chi vuole la movida di Riccione non viene a Cavour. Dobbiamo puntare sul nostro paesaggio, sui nostri prodotti, sulle bellezze architettoniche e sulle nostre aziende» ha indicato Brarda, che ha anche tracciato una strada organizzativa: «I Comuni devono scegliere l’obiettivo e la cornice amministrativa entro la quale raggiungerlo. Poi serve un gruppo di lavoro, con un esponente per Comune, che faccia un inventario dei beni materiali e immateriali del territorio e dei servizi che vengono offerti, infine bisogna preparare delle proposte turistiche per target: per esempio i giovani, i ciclisti e così via».

Brarda ha sottolineato come «non raggiungeremo i risultati in 3 o 6 mesi, perché sarà un lavoro lungo, ma darà dei benefici a tutti».

Il Comune di Cavour, per dar corpo al nuovo corso, si è preso l’impegno di rivedere le convenzioni e mandarla alle altre Amministrazioni: «A settembre ne parleremo, ma intanto si possono già individuare i rappresentanti incaricati di portare avanti il progetto» ha concluso Ardusso.

Marco Bertello

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