L'attesa era tanta per vedere se, dopo la chiusura anticipata di ieri, il mercato all'aperto più grande d'Europa sarebbe riuscito a riaprire nella sua giornata di punta. Alla fine è stato proprio così e Porta Palazzo, almeno per la sua parte alimentare, ha potuto andare avanti, con operatori spalmati su tutte le esedre di Piazza della Repubblica, file distanziate di almeno cinque metri e banchi di almeno due.
Soddisfatto l'assessore al commercio della Città di Torino Alberto Sacco, presente personalmente sul posto con la polizia municipale per verificare la situazione: “Ieri – ha dichiarato – non c'erano le condizioni per proseguire: parlando con gli operatori siamo poi riusciti a trovare le soluzioni adatte per consentire a loro di lavorare e ai cittadini di fare la spesa in sicurezza”.
Il plauso dell'assessore è poi andato proprio ai vigili: “Sono stati molto bravi e pazienti – ha aggiunto – nel disporre i banchi secondo le regole, sistemando gli spuntisti (operatori con concessione giornaliera, ndr) davanti al mercato del pesce. Nelle prossime settimane la situazione si stabilizzerà e le persone sapranno di poter andare tranquillamente in tutti i mercati della città, rigorosamente aperti perché presidio importante”.
Atmosfera particolare, invece, nei due mercati delle pulci più importanti della città, il Balon e il Balù Green, solitamente brulicanti di folla ma chiusi dopo l'ultimo decreto Conte: sia tra le vie di Borgo Dora che all'ex magazzino delle pietre di Via Carcano, infatti, regna un silenzio surreale.
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