Il Nazionale

Cronaca | 21 febbraio 2020, 11:02

Incidenti in piazza San Carlo: al via il processo contro la sindaca Appendino

Hanno scelto il rito abbreviato altre cinque persone, fra cui l'ex questore Angelo Sanna. Depositato il certificato di morte di una quarta persona

Incidenti in piazza San Carlo: al via il processo contro la sindaca Appendino

È cominciato stamattina a Torino il processo in rito abbreviato per gli incidenti avvenuti in piazza San Carlo il 3 giugno 2017, che vede imputati, fra gli altri, la sindaca Chiara Appendino e l'ex questore di Torino Angelo Sanna, accusati di omicidio, lesioni e disastro colposi. Nella seduta odierna è stato fissato il calendario delle udienze, che si svolgeranno dal 30 marzo al 6 luglio 2020.

Oltre ad Appendino e Sanna, hanno scelto il rito alternativo l'ex capo di gabinetto della sindaca Paolo Giordana, il presidente e il direttore di Turismo Torino (l'ente organizzatore dell'evento) Maurizio Montagnese e Danilo Bessone, l'architetto Enrico Bertoletti.

Bessone, in particolare, ha avanzato la richiesta di patteggiamento, con il calcolo della pena che verrà definito l'11 giugno.

L'avvocato Caterina Biafora ha depositato il certificato di morte di Anthony Bucci, rimasto ferito in piazza San Carlo e morto a fine gennaio all'ospedale di Monza. "Al momento siamo ancora cauti - spiega il legale - aspettiamo che il Policlinico di Monza ci dia la documentazione medica e solo allora capiremo se la morte di Bucci ha a che fare con il ferimento in piazza". 

Il prossimo 25 giugno comincerà, invece, il processo ordinario per nove, tra funzionari e dirigenti, che nei giorni scorsi sono stati rinviati a giudizio. Si tratta del viceprefetto Roberto Dosio, il dirigente di polizia Alberto Bonzano, la funzionaria dell'ufficio di gabinetto della sindaca Chiara Bobbio, il funzionario dei vigili del fuoco Dario Longhin, Franco Negroni e Pasquale Piro della Commissione di vigilanza, il dirigente della polizia municipale

Marco Sgarbi, il direttore di gabinetto del sindaco Paolo Lubbia e Michele Mollo, all'epoca dei fatti capo di gabinetto della Questura.

Marco Panzarella

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