Il Nazionale

Cronaca | 30 gennaio 2020, 21:13

Perde i sensi mentre si trova a scuola, ma viene salvato dal defibrillatore

E' successo al Liceo Giordano Bruno: decisivo, per salvare la vita ad A.S., 21 anni, è stato l'intervento tempestivo del personale della scuola, che aveva seguito un corso apposito. La strumentazione era stata donata dall'Associazione Italiana Cuore e Rianimazione Lorenzo Greco Onlus

Perde i sensi mentre si trova a scuola, ma viene salvato dal defibrillatore

Erano le 13.40 di questo pomeriggio quando A.S., un ragazzo di 21 anni, studente dell'ultimo anno del Liceo Giordano Bruno di via Marinuzzi, a Torino, ha perso improvvisamente i sensi. Subito sono scattati i soccorsi e a salvarlo sono state le manovre di rianimazione cardiopolmonare, il massaggio cardiaco e l'uso del defibrillatore collocato nella palestra della scuola. Il tutto mentre era stato allertato il 112 e sul posto stavano arrivando i soccorritori.

Il prezioso defibrillatore (DAE) era stato donato e installato dall'Associazione Italiana Cuore e Rianimazione Lorenzo Greco Onlus: “Il personale scolastico del Liceo una settimana fa aveva voluto partecipare a un corso formativo e di aggiornamento per intervenire in caso di arresto cardiaco con il defibrillatore numero 250 - oggi sono 510 - da noi donato e installato nell’aprile del 2016”, racconta Marcello Segre, presidente dell’associazione, nata dopo la tragedia che sei anni fa (ricorreranno esattamente il prossimo 3 febbraio) era costata la vita a Lorenzo (12 anni), colto da arresto cardiaco mentre si trovava tra i banchi della sua classe, a Torino, presso l'istituto Agnelli.

Lo strumento che ha salvato la vita al 21enne è in grado di riconoscere un ritmo anomalo nel cuore del paziente e consiglia la scarica che viene erogata seguendo le istruzioni vocali dello strumento, con l’invito a continuare le tecniche apprese. Alla seconda analisi dopo due minuti, il DAE non richiede più l’erogazione della scarica.

Il ragazzo è stato affidato alle cure dei medici del pronto soccorso e della rianimazione del Giovanni Bosco. “L’uso tempestivo del defibrillatore e le manovre di rianimazione cardiopolmonare messe in atto immediatamente dal personale della scuola - ha confermato il dottor Franco Aprà, direttore del Dea dell'Ospedale San Giovanni Bosco di Torino - sono risultate fondamentali per la salvezza dello studente”. La dottoressa Patrizia Noussan della Cardiologia dell’Ospedale San Giovanni Bosco precisa che “sarà ricoverato nelle prossime ore in unità coronarica per accertamenti diagnostici”. E aggiunge: "In caso di arresto cardiaco è fondamentale la defibrillazione precoce e la diffusione capillare dei DAE sul territorio. Questo episodio dimostra quanto sia importante la formazione e la cultura della defibrillazione precoce che stiamo divulgando sul territorio in collaborazione con l’Associazione Lorenzo Greco Onlus”.

Massimiliano Sciullo

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