Il Nazionale

Cronaca | 18 novembre 2025, 18:59

Comparirà domani di fronte ai giudici l’uomo di Castellinaldo d'Alba accusato di avere sparato a Ted

Il Gip Bertelli Motta dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura anche per il possesso abusivo, l’omessa custodia e l’alterazione di armi

Comparirà domani di fronte ai giudici l’uomo di Castellinaldo d'Alba accusato di avere sparato a Ted

Uccisione di animale, detenzione abusiva di armi e munizioni, omessa custodia di armi e alterazione di armi.  Sono queste le fattispecie di reato oggetto della richiesta di rinvio a giudizio che nel luglio scorso il sostituto procuratore astigiano Davide Lucignani aveva presentato nei confronti dell’uomo che secondo gli inquirenti sarebbe il responsabile dell’uccisione di Ted, il cane meticcio che nel maggio 2024 era stato ucciso, attinto da un colpo d’arma da fuoco nelle campagne di Castellinaldo d’Alba.

L’istanza della Procura sarà oggetto dell’udienza preliminare in programma domani, mercoledì 19 novembre, al Palazzo di Giustizia "Maurizio Laudi" di Asti.

Di fronte al Gip presso il Tribunale di Asti Matteo Bertelli Motta, è chiamato a comparire l’uomo proprietario dell’abitazione nelle vicinanze della quale l’animale era stato ritrovato senza vita.

Dopo la denuncia contro ignoti presentata dai proprietari dell’animale, una famiglia di Castagnito, l’indagine avviata dai Carabinieri Forestali in collaborazione con le stazioni dell’Arma di Govone e Canale aveva portato all’abitazione dell’uomo, nelle campagne di Castellinaldo.

Una perquisizione effettuata all’interno di quel cascinale aveva portato i militari a rinvenire armi e munizioni non denunciate, tra le quali un fucile calibro 22 munito di silenziatore non denunciato, una pistola Beretta calibro 765 con caricatore inserito e all’interno 8 munizioni, oltre a numerose altre munizioni, che venivano peraltro tenute sul comodino della camera da letto, senza quindi la dovuta diligenza nell’interesse della sicurezza pubblica e senza curarsi della possibilità che figli minorenni presenti in casa potessero impossessarsene.

Gli stessi Carabinieri avevano poi provveduto al ritiro cautelare di altre armi e munizioni detenute lecitamente e alla licenza di porto d’armi.

Erano seguiti accertamenti balistici effettuati anche grazie al coinvolgimento del Ris di Parma, che avevano portato a stabilire una corrispondenza tra il fucile sequestrato e l’ogiva rinvenuta nel corpo del cane ucciso, così da ricondurre il colpo responsabile della morte di 'Ted' alla carabina posta sotto sequestro dai militari.

Domani il Gip deciderà sul rinvio a giudizio dell’indagato e sulla costituzione di parte civile da parte della famiglia proprietaria di Ted, rappresentata dall’avvocato Matteo Ponzio

“La famiglia della mia assistita – dichiara il legale albese – ha subito un grande patimento in quanto è stato ucciso il compagno di giochi delle due bambine di otto e nove anni. La sofferenza per la perdita di un animale domestico può essere compresa a fondo solo da chi l’ha provata in quanto viene a mancare un pezzo di quotidianità. È preoccupante, inoltre, sapere con quanta disinvoltura possano essere utilizzate le armi da fuoco con evidenti rischi anche per l’incolumità delle persone”.

Valuterebbe la costituzione di parte civile anche l’Enpa-Ente Nazionale Protezione Animali.

E. M.

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