Una notte di furti ha colpito le frazioni di Viatosto e Valmanera nella serata di ieri, domenica 16 novembre, con i malviventi che hanno preso di mira abitazioni private e soprattutto la parrocchia locale. È stato proprio il parroco don Giancarlo Iraldi a lanciare l'allarme attraverso i gruppi WhatsApp di vicinato, allertando contestualmente i carabinieri che hanno raccolto le testimonianze di almeno altre cinque persone vittime di furto nella stessa zona.
L'irruzione nella canonica nonostante l'antifurto
I ladri sono riusciti a penetrare nella canonica di Viatosto nonostante l'impianto di allarme fosse attivo e funzionante. L'antifurto sembra abbia regolarmente suonato - prima di essere vandalizzato - ma questo non ha fermato i malviventi che sono riusciti a completare il loro piano, puntando direttamente alla cassaforte e causando diversi danneggiamenti e furti all'interno della struttura.
Al momento non è ancora chiaro l'esatto ammontare di quanto sottratto, né l'elenco completo degli oggetti trafugati. Le forze dell'ordine stanno ancora quantificando i danni e catalogando quanto manca dall'inventario della parrocchia, mentre proseguono gli accertamenti per determinare le modalità con cui i ladri sono riusciti a superare i sistemi di sicurezza.
Una rete di furti coordinati
Quello che inizialmente sembrava un episodio isolato si è rivelato essere parte di un'azione più ampia e coordinata. Le segnalazioni sui gruppi WhatsApp di vicinato hanno infatti fatto emergere un quadro preoccupante: almeno altri cinque furti sono stati messi a segno nella stessa serata tra le frazioni di Valmanera e Viatosto.
I carabinieri, giunti sul posto dopo la segnalazione del parroco, hanno raccolto le testimonianze delle altre vittime, delineando un modus operandi che potrebbe suggerire l'azione di una banda organizzata che ha agito con metodo nella zona.
Cresce l'allarme sicurezza nella frazione
L'episodio di domenica sera si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione per la sicurezza nelle frazioni astigiane. La zona di Viatosto, in particolare, è già stata al centro dell'attenzione nelle scorse settimane per diversi atti di vandalismo e per il problema dell'esplosione di botti illegali, fenomeni che avevano spinto l'opposizione in consiglio comunale a presentare interpellanze specifiche.
La situazione è aggravata da problemi infrastrutturali, come la mancanza di illuminazione pubblica adeguata in alcuni punti della frazione, elemento che potrebbe aver facilitato l'azione dei malviventi. La combinazione di questi fattori sta alimentando un clima di insicurezza tra i residenti, che sempre più spesso si organizzano attraverso i gruppi di vicinato per segnalare situazioni anomale.
L'importanza della rete di vicinato
L'episodio ha messo in evidenza il ruolo fondamentale dei gruppi WhatsApp di vicinato nella gestione dell'emergenza. La prontezza di don Giancarlo Iraldi nel comunicare quanto accaduto ha permesso di coordinare le segnalazioni e di fornire ai carabinieri un quadro completo della situazione in tempo reale.
Questa forma di collaborazione civica si sta rivelando sempre più importante per la sicurezza del territorio, permettendo di creare una rete di sorveglianza diffusa che può supportare l'azione delle forze dell'ordine, soprattutto nelle zone più periferiche dove la presenza fisica di pattuglie è necessariamente limitata. Le indagini proseguono per identificare i responsabili e recuperare la refurtiva, mentre cresce la richiesta di maggiori controlli nelle frazioni interessate da questi episodi di criminalità.













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