Paola Olivero entra, per la prima volta, in Consiglio comunale a Cuneo, nel 2012, in rappresentanza del gruppo Udc-Crescere Insieme. A marzo 2015, come esponente della lista Crescere Insieme, il sindaco Borgna la nomina assessore, assegnandole le deleghe a Polizia Municipale, Manifestazioni, non sportive, e Tutela Animali. Nel 2017, sempre con Crescere Insieme, viene rieletta e ottiene gli stessi incarichi del precedente mandato a cui si aggiunge quello al Patrimonio. Le votazioni del 2022, la riconfermano nell’Assemblea municipale ancora con Crescere Insieme. La sindaca Manassero gli conferisce le deleghe ai Servizi Educativi, Scolastici e per la Terza Età, alle Politiche Sociali, alle Famiglie, al Volontariato e alla Tutela Animali. Lo scorso anno, la lista Crescere Insieme cambia nome in Cuneo Civica. Obiettivo? Federarsi all’altro gruppo di maggioranza di centrosinistra, Cuneo Solidale Democratica. Olivero aderisce al progetto.
“La strada percorsa in questi anni a livello amministrativo - afferma Olivero - è stata un’esperienza arricchente dal punto di vista della crescita personale, perché da spettatrice della vita in Comune, come ero prima, ho potuto invece capire le dinamiche di una macchina molto complessa. Troppo spesso si danno per scontate e facilmente risolvibili situazioni che, al contrario, richiedono percorsi articolati di azione. Per comprendere a fondo i meccanismi di un Ente pubblico, tutti i cittadini dovrebbero aver provato almeno l’esperienza da consigliere. In questi anni, ho incontrato tante persone e ognuna di loro mi ha insegnato qualcosa e mi ha aiutato a migliorare. Alcune, poi, mi hanno anche fatto capire chi non vorrei mai essere e diventare”.
Le soddisfazioni maggiori?
“La delega al Patrimonio, pur molto tecnica, mi ha fatto conoscere e apprezzare i tanti beni di proprietà comunale. Molto interessante è stato il lavoro alle Manifestazioni: su tutte la Fiera del Marrone, un evento impegnativo, ma bellissimo, che ha sempre portato a casa degli ottimi risultati. Poi, sinceramente, proprio per la mia natura, non sono una persona da discorsi sui palchi e preferisco incarichi in cui è richiesta meno visibilità”.
Qualche ringraziamento?
“In tutti i settori di cui mi sono occupata ho avuto e ho dei collaboratori fantastici, grazie ai quali abbiamo raggiunto e stiamo raggiungendo gli obiettivi che ci eravamo posti. Sono stati e sono loro il mio prezioso valore aggiunto”.
I tre anni della Giunta Manassero
Negli ultimi tre anni, Paola Olivero è stata assessore con la sindaca Manassero. Un bilancio dell’attività svolta? “Con i colleghi di Giunta e i consiglieri - risponde - il rapporto è buono. Stiamo lavorando molto, anche se, rispetto ai due mandati precedenti, è cambiato il contesto nazionale, il regionale e, a cascata, quello comunale. Sono tempi questi decisamente più difficili”.
Le Politiche Sociali
“Il Sociale - sottolinea Olivero - è un mondo immenso e delicato per il quale non si fa mai abbastanza. Le persone hanno difficoltà economiche e, a volte, di sopravvivenza, ma, ricevendone tutti i giorni, ho toccato con mano che hanno anche tanto bisogno di ascolto. Se le ascolti, spesso cambia il loro approccio rispetto a quello di cui ti vogliono parlare. Viviamo in un periodo in cui sono aumentate indifferenza e intolleranza e molti cittadini devono affrontare grandi problemi: non solo gli immigrati, ma pure chi è nato e cresciuto sul nostro territorio. Stiamo facendo il possibile per migliorare la situazione di chi si trova in condizioni di fragilità”.
Alcuni progetti portati avanti?
“Insieme alla sindaca Manassero abbiamo dato vita agli Stati Generali dell’Abitare, perché il tema casa è drammatico. Al tavolo stiamo cercando di capire come mettere insieme la diffidenza, peraltro legittima, dei proprietari degli immobili privati con la necessità di chi ha bisogno di un alloggio. Il Comune, attraverso i finanziamenti ottenuti dal Programma della Qualità dell’Abitare, sta realizzando e ristrutturando oltre 100 unità abitative di proprietà pubblica, che saranno destinate a fasce diverse di popolazione. Un risultato di cui siamo orgogliosi. Inoltre, abbiamo fatto partire un paio di percorsi per bambini e ragazzi con famiglie in situazioni di fragilità. E stiamo intercettando tutti i bandi che consentono di accedere a nuove risorse”.
I Servizi Scolastici
“In questo ambito - dice Olivero - il problema più difficile da affrontare per i Comuni è il finanziamento dell’assistenza alle autonomie, che ha l’obiettivo di supportare gli studenti con disabilità attraverso una figura professionale di affiancamento all’insegnante di sostegno. Le risorse non sono mai sufficienti. Come Comune riusciamo a soddisfare tutte le domande di chi ha diritto all’assistenza, ma fatichiamo a coprire le ore richieste”.
La Terza Età
La Terza Età è una fascia di popolazione che sta trasformando il proprio modo di vivere. Spiega Olivero: “Preferisco chiamarle persone diversamente giovani, perché non sono più quelle che si ritrovano solo ed esclusivamente per giocare a carte o a bocce. Hanno voglia di impegnarsi in attività e decidono spesso di partecipare ai nostri progetti o aiutano l’Amministrazione comunale nel portare avanti dei compiti utili alla collettività. Inoltre, hanno un bagaglio culturale di esperienze che non deve essere sprecato e che va aiutato a emergere per renderlo disponibile a tutti”.
Il Volontariato
Anche il volontariato è un mondo immenso e ricco di proposte. “Con le Associazioni del settore - dice Olivero - collaboriamo attivamente attraverso le manifestazioni e il coinvolgimento nei progetti. Se le iniziative vengono calate dall’alto non funzionano. Invece, quando si sceglie di lavorare insieme il risultato è decisamente migliore perché solo chi si occupa di volontariato ha il polso della situazione e conosce le esigenze delle persone. Poi, quando ci si siede tutti attorno a un tavolo, visto le sempre minori risorse disponibili, si evita anche di distribuirle in mille rivoli duplicando gli stessi progetti”.
Tutela degli Animali
“Adoro gli animali - afferma Olivero - che sono parte integrante della nostra e della mia vita. Però, dobbiamo creare con loro il giusto rapporto: amarli sì, ma rispettando la natura dell’essere vivente che abbiamo davanti a noi. Non dobbiamo umanizzarli, perché così facendo non solo non rispettiamo la loro natura, ma corriamo il rischio di creare dei danni”.
Alcuni progetti in questo settore?
“Il Canile di Cuneo è una bellissima struttura. Dopo anni di gestione esemplare da parte del signor Dutto, che ringraziamo, ora il complesso è affidato alla Lida, Associazione che svolge un lavoro davvero splendido. Poi, ho dedicato molto impegno per trovare le risorse necessarie alla sterilizzazione delle colonie feline. In questo modo abbiamo evitato che la riproduzione diventasse un problema difficile da gestire”.
Cuneo nel 2027
Come sarà Cuneo tra due anni, alla fine del mandato amministrativo della Giunta Manassero? “Se facciamo un salto indietro al 2012 - risponde Olivero - Cuneo è già cambiata radicalmente in meglio. Due esempi: via Roma pedonale e l’ex piazza Foro Boario ristrutturata. Di qui al 2027 se tutti i cantieri, adesso aperti, si concluderanno, avremo ancora un’ulteriore valorizzazione della città. Mi piacerebbe, però, che le persone fossero più collaborative rispetto ai progetti portati avanti”.
Cioè?
“I turisti che arrivano in città si complimentano per come viene curata e per la sua bellezza. Mi fa male, invece, da cuneese, nata e vissuta qui da 60 anni, sentire i concittadini raccontare di una Cuneo in degrado e sporca. Parole che non ci appartengono e non rappresentano in modo corretto l’immagine della nostra città. E’ vero, sta cambiando il mondo e dobbiamo affrontare sempre nuovi fenomeni. Però, prima di lanciare accuse, vediamo cosa possiamo fare, tutti insieme, per rendere Cuneo migliore, magari raccogliendo la carta o le bottiglie di plastica abbandonate per terra”.
Infine?
“Dobbiamo anche imparare a usare in modo adeguato le parole, perché la potenza che trasmettono è incredibile. Un progetto, pur analizzato in modo preciso, puntuale e senza sconti, a seconda di come poi lo descrivi cambia l’impatto sulle persone. Utilizzare termini sempre negativi crea degli approcci sempre negativi rispetto alle questioni di cui si parla. Invece, c’è un grande bisogno di parole positive”.
Commenti