Bra si è trasformata in capitale mondiale del formaggio a latte crudo con l’apertura di Cheese 2025, la grande rassegna organizzata da Slow Food e Città di Bra con il sostegno della Regione Piemonte. Oltre 400 espositori da tutta Italia e da tredici Paesi hanno portato il meglio della produzione casearia artigianale, in un’edizione che mette il Piemonte al centro delle riflessioni e delle esperienze.
In piazza Spreitenbach è allestita l’Area Piemonte, curata dall’Assessorato regionale al Commercio, Agricoltura e Cibo in collaborazione con VisitPiemonte: uno spazio che racconta le eccellenze regionali e il legame profondo tra prodotti, paesaggi e comunità. Il claim scelto, "C’è un mondo intorno", esprime la visione di un formaggio che è parte di un ecosistema complesso fatto di pascoli, boschi, api, lana, miele e mestieri antichi.
Il sindaco Gianni Fogliato ha ricordato i trent’anni di storia di Cheese: "Questa manifestazione ha insegnato a Bra a guardare con occhi diversi il proprio territorio, rendendola luogo di accoglienza e incontro internazionale".
Il momento centrale dell’inaugurazione è stato l’intervento di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, che ha collegato il senso della rassegna a una riflessione civile e politica. Con voce ferma ha richiamato l’attenzione sulla situazione in Palestina, denunciando la negazione del diritto allo studio per centinaia di giovani: "Non possiamo tacere di fronte a ciò che accade, quando la fame e la malnutrizione vengono usate come armi di guerra e a pagare il prezzo più alto sono i bambini".
Petrini ha poi lanciato un monito: "Un giorno i nostri figli ci chiederanno dove eravamo mentre tutto questo accadeva. Slow Food nasce per difendere il cibo buono, pulito e giusto, ma non può chiudersi nel piatto: siamo nel mondo, e nel mondo dobbiamo prendere posizione".
Il presidente della Regione Alberto Cirio ha mandato un saluto definendo Cheese "un gioiello nato dall’intuizione di chi ha saputo valorizzare i territori", mentre l’assessore regionale all’Agricoltura Paolo Bongioanni ha ricordato l’impegno regionale per coniugare sicurezza alimentare e innovazione.
La presidente nazionale di Slow Food Barbara Nappini (foto sotto) ha ribadito l’urgenza di proteggere la biodiversità: "Attorno al formaggio c’è un patrimonio di saperi e di natura che dobbiamo salvaguardare con politiche adeguate".
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