Coi suoi 247 Comuni e le sue 685 sezioni elettorali la provincia di Cuneo non fa eccezione nei risultati in un voto che ha visto i cinque referendum dell’8 e 9 giugno mancare il necessario obiettivo del quorum. Già il dato delle 23 di ieri, domenica (intorno al 25% l’affluenza in Granda per i cinque quesiti), lasciava intuire la distanza dal raggiungimento del traguardo necessario per consentire che la consultazione avesse validità. Le cose non sono cambiate alle 15 di oggi, lunedì, con la definitiva chiusura dei seggi.
AFFLUENZA POCO SOPRA QUOTA 32%
Quando il dato è ormai definitivo (685 sezioni) la provincia di Cuneo ha fatto registrare affluenze comprese tra il 32,40% dei primi tre quesiti e il 32,45% del quinto, sulla cittadinanza.
1 . Reintegro licenziamenti illegittimi 32,40%;
2 . Licenziamenti e limite indennità 32,40%;
3 . Tutela contratti a termine 32,40%;
4 . Responsabilità infortuni sul lavoro 32,41%;
5 . Cittadinanza italiana 32,45%.
Un risultato che risulta di diversi punti inferiore a quello piemontese (35,21% nel quesito sulla cittadinanza, quando siamo a 4.731 sezioni su 4.803) ma superiore a quello nazionale (30,56% quando mancano un migliaio di sezioni su 61.591(.
DOVE SI E’ SUPERATO IL QUORUM
Guardando al solo quesito sulla cittadinanza, in provincia di Cuneo hanno superato il quorum del 50% una manciata dei piccoli comuni. Si tratta di Pietraporzio (53,33%), Macra (52,94%), Sambuco e Stroppo, entrambi col 50%.
COSI’ NELLE SETTE SORELLE
A Cuneo è andato a votare il 37,98% degli aventi diritto per il quinto quesito, dato inferiore di qualche centesimo per gli altri. Analoga dinamica ha riguardato il voto ad Alba (34,94% per i primi quattro quesiti, salito a 35,11% per il quinto), a Bra (tra i 34,42% e i 34,45%), a Mondovì (34,01%-34,08%), Saluzzo (30,94%-30,96%), Fossano (34,22%-34,27%) e Savigliano (37,42%-37,48%).
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