Centofanti, new entry in consiglio comunale: "Ripartire da ascolto e istanze territori"

"Partirò dalle istanze del territorio: abbiamo la necessità di lavorare per riguadagnare la fiducia dei cittadini, in questi anni lasciati lontani anche dal dialogo. Il primo consiglio comunale sarà un'emozione non da poco".
Maria Luisa Centofanti è tra le new entry in consiglio comunale, eletta all'ultima tornata nella lista Riformiamo Genova con Silvia Salis, uno dei nuovi volti della sala rossa di Palazzo Tursi ma con alle spalle una lunga esperienza in municipio. Già assessore nel Medio Ponente di Genova dov'è stata impegnata una decina d'anni, tra le prime cose che racconta di questo post elezioni ci sono le emozioni degli ultimi mesi.
"Le sensazioni sono positive - spiega - ho aderito al progetto in maniera entusiasta, la persona proposta, Salis, metteva in campo davvero un'aria nuova per Genova e nonostante avessi deciso di fare altro nella vita mi sono messa in pista, forte di 10 anni in municipio. Adesso stiamo tutti aspettando di essere convocati a breve, poi ci sarà il primo consiglio. E da lì l'avvio dei lavori". I temi? "Sono davvero tanti - sottolinea - io credo che le parole d'ordine usate in campagna elettorale dalla sindaca, che sono il benessere dei cittadini come ha tante volte indicato Salis, e poi le priorità: casa e servizi sociali. Partendo dal concetto di partecipazione, che va riallacciata. E quello che è mancato in questi anni ed è quello da cui partire, riguadagnare la fiducia dei cittadini e chiedere loro di lavorare insieme".
Nata e cresciuta a Sestri Ponente, lungo impegno nel mondo del volontariato e dell'associazionismo, Centofanti da assessore si è occupata di scuola, sociale, cultura. "Ci mettiamo a disposizione - aggiunge - io parto dal mio Medio Ponente, ma anche dalla Val Polcevera, Certosa e Rivarolo, dove ho tanti contatti e sviluppato un rapporto di condivisione delle principali problematiche che hanno bisogno di ascolto e soluzioni".
Su Sestri in particolare, il suo territorio di provenienza, "c'è un problema di riqualificazione ma anche relativo ad alcune grandi opere e a come impatteranno sulla vita dei cittadini, poi ci sono i cambiamenti in termini demografici: si tratta di capire come gestire questi temi. I cittadini si sono sentiti un po' tagliati fuori, c'è una comunicazione biunivoca da ripristinare".
"Forse Sestri è la delegazione che ha il numero più alto di realtà associative - conclude - coinvolgendole in modo propositivo si può fare un buon lavoro insieme per il territorio".