Durante gli scontri di ieri al Politecnico, un addetto alla sicurezza ha fatto il saluto romano verso gli studenti, che hanno anche ricevuto delle manganellate dalla Polizia. Gli 'acampados' nell'ultimo mese hanno occupato l'aula magna e un'aula rinominandole a Sufian Tayeh, docente e scienziato ucciso durante l'invasione di Gaza, e Shireen Abu Akleh, giornalista uccisa dall'esercito israeliano nel 2022, ma senza interrompere le lezioni e l'attività della sede principale del Politecnico di via Duca degli Abruzzi. Non sono però riusciti ad avere un confronto col Rettore Stefano Corgnati e a vedere accolte le loro richieste di interruzione degli accordi con gli atenei israeliani e le aziende belliche.
Per questo nella mattinata di ieri 9 di loro si sono incatenati al cancello principale, mentre altri hanno cercato di raggiungere il Rettorato situato all'ingresso del Politecnico. Membri della vigilanza hanno impedito agli studenti di entrare, spingendo anche due ragazzi a terra, mentre nel pomeriggio la tensione è salita ed è arrivata anche la Polizia. Riprese video evidenziano come siano state tirate delle manganellate agli studenti mentre cercavano di entrare o di uscire, visto che alcuni erano riusciti a superare la prima linea. Un altro video riprende un addetto alla sicurezza fare il saluto fascista nei confronti dei ragazzi, allontanato poi dai colleghi.
"Il Rettorato ieri ha usato veri e propri eserciti di vigilanza privata e forze della Questura di Torino - hanno raccontato gli studenti - Abbiamo provato a entrare nel Rettorato, da 30 giorni hanno deciso che in quel luogo l'ingresso è vietato solo per certi studenti. La vigilanza privata decide cosa si può o non si può fare. In questi giorni si sono comportati in maniera inaccettabile, minacciando fisicamente e verbalmente, molestando, presentandosi sul luogo di lavoro ubriachi. Ieri hanno deciso di spegnere un fumogeno sulla pelle di una manifestante, ci hanno gettati a terra, minacciati, presi per il collo e al loro interno simpatizzano il neofascismo che esprimono a parole e gesti. Chiediamo che la ditta DES sia rimossa immediatamente dalla vigilanza del Politecnico e che il Rettore prenda posizione su tutto questo. Ieri ci sono state anche ripetute violenze che la Polizia di stato ha fatto dentro al Politecnico. Il loro ruolo è stato accerchiare un nostro compagno massacrandolo di botte per 5 minuti. Richiediamo che la celere non entri mai più all'interno del Politecnico e chiediamo che il Rettore si esprima anche su questo".
Dal Politecnico è arrivata in giornata una nota di condanna al gesto fascista. "Il Politecnico di Torino - si legge - condanna con fermezza il gravissimo episodio verificatosi durante le proteste di ieri: secondo ricostruzioni di stampa e video pubblicati sui social media, un addetto alla sicurezza ha rivolto ai manifestanti il 'saluto romano'. L'Ateneo si dissocia completamente da questo fatto, che lede nel profondo i principi che ispirano la nostra istituzione e quelli democratici della Costituzione italiana. È stato immediatamente richiesto alla società che fornisce il servizio di procedere con le azioni necessarie. L'Ateneo sta provvedendo altresì a intraprendere le opportune azioni a tutela propria e della propria immagine. L’Ateneo si ispira ai valori della legalità fondamentali per la serenità della propria comunità".
Nella giornata di ieri il Senato Accademico ha inoltre deliberato proprio sull'occupazione degli spazi del Politecnico, ribadendo la necessità di terminare l'occupazione ma dichiarando la volontà di aprire canali di dialogo e ascolto con gli occupanti.
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