Con un format all’americana, sei domande a sorpresa, due dal pubblico e una dal padrone di casa Oscar Farinetti, e tre minuti di tempo massimo per rispondere, è andato in scena ieri sera nel teatro della Fondazione E. di Mirafiore a Tenuta Fontanafredda di Serralunga d’Alba il confronto fra i tre candidati a sindaco della città di Alba: in rigoroso ordine alfabetico Carlo Bo, Carlotta Boffa e Alberto Gatto.
Tutti a proprio agio sotto i riflettori, i protagonisti dell’evento hanno risposto con disinvoltura, si sono difesi e hanno lanciato frecciatine, hanno manifestato orgoglio e determinazione, parlando spesso di “gruppo”, rispettando i tempi, dimostrando amore verso la città.
Ai tre “sfidanti” sono state poste domande sulle priorità in caso di elezione, sulle politiche “sociali” inserite nei loro programmi, sulla gestione del turismo e dei grandi eventi, sul caso Egea e sulla loro collocazione politica, per finire con l’individuazione di pregi e difetti dei propri avversari nella competizione elettorale.
Dal pubblico sono emerse le questioni sulla riqualificazione delle aree verdi e delle infrastrutture pubbliche cittadine, sulla viabilità, sulla sanità e sull’utilizzo del vecchio ospedale, e ancora sulla questione della crisi Egea.
Le risposte che hanno raccolto più applausi su tre tematiche differenti, Carlo Bo sulla vicenda Egea: “Rivendico la scelta di aver rispettato la legge. Abbiamo fatto un lavoro enorme per salvare l’azienda”; Carlotta Boffa su turismo e cultura: “Gli albesi vogliono una città che piaccia a loro, pulita, ordinata, che sia un biglietto da visita per il turista"; Alberto Gatto, sull’ambito delle politiche sociali: “Dobbiamo fare scelte migliori per chi è in difficoltà, per chi cerca casa, per gli anziani, per i giovani. Non tutti vivono di turismo”.
L’ultima domanda, “qual è l’ultimo libro letto o l’opera letteraria preferita?”, l’ha posta Oscar Farinetti, dopo aver fatto la constatazione di aver assistito a un dibattito corretto e leale: “Chiunque di voi vinca, Alba avrà comunque un buon sindaco, caschiamo in piedi” la sua constatazione.
Impressione condivisa, avuta da gran parte del pubblico, che ha sostenuto alternativamente le dichiarazioni più forti dei tre contendenti.
Si può dire che Carlo Bo, Carlotta Boffa e Alberto Gatto abbiano tutti e tre giocato bene le proprie carte, inaugurando una campagna elettorale, per ora all’insegna del far play.
Sicuramente non si sono trovati in una situazione facile, ma hanno espresso comunque le loro differenti visioni su molte questioni, permettendo agli elettori di farsi a loro volta un’idea dei diversi approcci e delle loro diverse personalità.
Dunque nessun vincitore, nessun sconfitto. Ognuno sarà impegnato nei prossimi ventitré giorni, quelli celebri del racconto fenogliano, nella propria campagna elettorale, fra la gente, ognuno col proprio stile.
Hanno tutti e tre ribadito l’importanza di andare alle urne e la vocazione antifascista della città di Alba. Non è poco.
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