Il Centro di accoglienza diurno franco-monegasco di pedopsichiatria ha ricevuto la visita di LL.AA.SS. il Principe Alberto II e la Principessa Charlène, in presenza di Christophe ROBINO, Consigliere di Governo-Ministro degli Affari Sociali e della Salute, Céline CARON-DAGIONI, Consigliere di Governo - Ministro dell'Attrezzatura, dell'Ambiente e dell'Urbanistica, Gérard SPINELLI, Sindaco di Beausoleil, Romain ALEXANDRE, Direttore Dipartimentale dell'Agenzia regionale di sanità Provenza-Alpi-Costa Azzurra (ARS Paca) e di una delegazione della Fondazione Lenval Jean-François COMAS e il suo direttore generale, Ronan DUBOIS.
L'edificio di 650 m², situato al 46 avenue du Professeur Langevin sulla Comune di Beausoleil, è stato interamente riabilitato per proporre una cura ambulatoriale globale di giorno dei bambini e degli adolescenti che soffrono di gravi disturbi dello spettro autistico, dello sviluppo e della personalità, fino all'età di 18 anni.
La Coppia Principesca ha potuto incontrare e scambiare opinioni con i gruppi presenti in loco che hanno presentato loro il funzionamento dell'istituto che prevede in particolare cure multidisciplinari che consentono agli specialisti di guardare in modo diverso al bambino interessato e arricchire la loro valutazione.
La capacità di accoglienza è di 35 posti, di cui 17 riservati ai bambini residenti o scolarizzati nel Principato. I bambini e gli adolescenti residenti o scolarizzati nel Principato che presentano tali disturbi possono essere accolti nel nuovo stabilimento esclusivamente su indirizzo di un psicologo infantile del Centro Plati di Monaco, Polo Medico-Psicologico per Bambini e Adolescenti posto sotto l'autorità della Direzione dell'Azione Sanitaria (DASA).
Christophe Robino sottolinea che "l'ospedale diurno è il frutto di una stretta collaborazione tra il Governo del Principe e il Governo della Repubblica francese e i servizi della Comune di Beausoleil e della Fondazione Lenval. L'impegno per il benessere e lo sviluppo di ogni bambino è al centro di questa iniziativa. Per fornire un ambiente sicuro, inclusivo e terapeutico in cui ogni bambino può crescere in collaborazione con esperti e programmi adatti a ciascuno. L'obiettivo è lavorare a fianco delle famiglie per offrire un sostegno di prossimità olistico e sostenibile a quei bambini che ne hanno bisogno".
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