Dopo il weekend trascorso nel lutto per la morte del 17enne Mohtadi Doukhani, e nella preghiera per la sorella 15enne Manar, quella di ieri è stata una giornata dedicata alla protesta di studenti e genitori del plesso scolastico di Valle Armea e all’ascolto del 55enne romeno Vasile Teleptean, che venerdì scorso era alla guida del camion che ha investito i due fratelli.
A Sanremo si parla molto dell’accaduto e non mancano commenti ed invettive anche sui social. C’è chi si scaglia contro il comune, reo di non aver sorvegliato in Valle Armea, chi punta l’indice contro il camionista, chi si raccomanda di non usare più la bretella ‘maledetta’ e chi infinite sostiene che quanto accaduto è frutto del destino.
Pareri ovviamente diversi che, però, ora devono concentrarsi sul ricordo di ‘Tadi’ e sulla speranza in un totale recupero della sorella ma anche su un tavolo a cui sedersi e trovare un modo per vivere la scuola di Valle Armea in sicurezza ed evitare tragedie come quella di venerdì scorso. Per il 17enne non ci saranno funerali ma la salma, a breve verrà trasferita in Tunisia, suo paese d'origine.
Nelle prossime ore è previsto un incontro tra il vice Sindaco di Sanremo, Costanza Pireri (che è anche Assessore ai Servizi Sociali) ed una rappresentanza di genitori, alunni e docenti della scuola. Da parte sua il Comune ha sempre rivendicato la presenza di due camminamenti in sicurezza per raggiungere la scuola, sia per chi arriva dalla fermata del bus a monte che quella a valle dell’Aurelia.
E' stato intanto confermato che i tutti i bus che transitano da Valle Armea, porteranno i ragazzi direttamente di fronte alla scuola, compreso quello in arrivo da Triora che, venerdì scorso aveva appena lasciato sull'Aurelia Tadi e Manar, pochi istanti prima del drammatico incidente.
C’è poi stata anche la polemica per l’assenza di esponenti dell’Amministrazione e della Polizia Municipale, in occasione della manifestazione di ieri. Studenti e genitori hanno lanciato strali contro palazzo Bellevue, visto che si aspettavano qualcuno durante la protesta. Dall’altra parte il comune ribatte di non essere stato avvisato e, tra l’altro, per la manifestazione non era stata richiesta una autorizzazione come previsto dalle normative.
Da ieri palazzo Bellevue ha deciso di far ‘piantonare’ la bretella da due agenti dei Rangers d’Italia, in modo da far evitare il transito agli studenti o chiunque volesse utilizzarla. In proposito è da evidenziare come il Codice della Strada non vieti il transito su una strada come quella che è stata teatro della tragedia di venerdì. Infatti recita: “I pedoni devono circolare sui marciapiedi, sulle banchine, sui viali e sugli spazi per essi predisposti. Qualora questi manchino, siano ingombri, interrotti o insufficienti, devono circolare sul margine della carreggiata opposta al senso di marcia dei veicoli in modo da causare il minimo intralcio possibile alla circolazione”.
Quindi, secondo il codice e a meno di un divieto ben preciso e segnalato, su quella strada è consentito circolare a piedi ma sul lato opposto dove ‘Tadi’ e la sorella sono stati schiacciati. Anche se, ci sentiamo di sostenere, sarebbe opportuno non transitare a piedi. Alcuni genitori hanno anche chiesto (e forse lo faranno anche nell’incontro con il vice sindaco) che venga creato un passaggio pedonale sopra la ‘bretella’, dove si trova il parcheggio del supermercato.
Ora non resta che attendere l’incontro per capire quali potranno essere gli sviluppi futuri anche se, purtroppo, rimarrà nella nostra mente quanto accaduto venerdì scorso, quando abbiamo dovuto piangere la scomparsa di un 17enne.
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