Il Nazionale

Sport | 24 febbraio 2024, 21:51

FOTO Lasciateci cantare, siamo gialloneri. Schina fa il Messi, batte il Caldaro e ci consegna il primo posto

Una "follia" del numero 3, che con i Mastini in inferiorità numerica prende il disco dalla sua linea di porta, si fa tutta la pista e va a insaccare il gol decisivo a 4 minuti dalla fine, poi arrotondato da quello a porta vuota di Tilaro (5-3), trascina il Varese nei playoff da capolista: nei quarti c'è il Feltre per una squadra che ha l'anima dei suoi immortali

FOTO Lasciateci cantare, siamo gialloneri. Schina fa il Messi, batte il Caldaro e ci consegna il primo posto

Lasciateci cantare. Lasciateci godere. Lasciateci morire qui, adesso, di fronte a un giocatore come Andrea Schina che non ha il 77 sulla schiena, non ha il 71, non è un attaccante, è solo un mastino che con i suoi inferiorità numerica prende il disco sulla linea del suo portiere Perla e sul 3-3, quando mancano 3'45" e il Varese è secondo o terzo, gira dietro la sua gabbia, avanza come una lingua di fuoco sulla pista, supera la linea blu, supera la rossa, supera l'altra blu, supera tutti e tutto, gli anni da vincente, il più vincente, fino ad arrivare là, dove nessun uomo è arrivato mai in questa stagione e forse in nessun'altra stagione partendo dalla propria difesa, per trafiggere Andergassen, il Caldaro, il destino che pareva contro e, mentre attorno il Maracanà di via Albani esplode, segna il punto del primato che pareva impossibile. "Adesso dovremmo cantare auf wiedersehen", arrivederci magari in finale al Caldaro, dice il presidente Roberto Blumer ricordando come il Palalbani salutava negli anni Ottanta e Novanta il Bolzano dopo averla sconfitto qui. Adesso cantiamo la Rosamunda, Roby: quando sale come una marcia trionfale dal rettilineo della tribuna vicino al bar, sembra veramente di avere di fronte la Kronenbourg o la Shimano. 

Sembra, forse sembra, magari invece non solo sembra di dire sciocchezze se immaginiamo con quelle maglie un Edoardo Raimondi, mvp e autore del primo gol e di una prova da immortale (ma noi immaginiamo che nella sua grandezza si sarebbe strappato il premio per consegnarlo a Schina), un Andrea Vanetti (il suo assist per Edo vale il prezzo del biglietto), un Marcello Borghi - Marcello e Andrea giocano più di 30 minuti a partita, roba da pazzi: incrociamo le dita e preghiamo il dio dell'hockey di preservarceli - un Michael Mazzacane, un Andrea Schina che perde il disco che poteva farci perdere il primato (3-3) e poi ci ridà tutto con interessi e un'eredità dal valore incalcolabile, disco, partita e primo posto. 

Potremmo finirla qui, come sembrava quasi finita dopo aver dilapidato energie, gol (Pietroniro te li concediamo tutti questi tre-quattro errori solo davanti ad Andergassen, se ci segnerai quello decisivo per vincere il titolo: patti chiari e amicizia lunga), power play (gridano vendetta i 3 nei 12 minuti del terzo tempo non sfruttati, pur se 2 su 7 sono stati capitalizzati), vantaggi (sull'1-0, sul 3-2), e invece con questi Mastini quando sembra finita è sempre l'inizio di una nuova storia, completata dal 5-3 a porta vuota di Gianluca Tilaro, tornato il killer che conosciamo con due reti, e a cui non possiamo dire che manchi il gol di Majul perché stasera Majul ha fatto molto di più: è "morto" per smazzare assist a Pietroniro (c'è al massimo da chiedersi se non debba a volte anche avvenire il contrario se si vuole che an che lui abbia qualche occasione da infilare in gabbia).

I due gol finali in 75 secondi che riaccendono il sogno: era la scintilla che ci mancava, quella che può portarci in fondo, partendo dai quarti con il Feltre. Per fare cosa, lo vedremo. È troppo dolce quest'attesa e il mistero che è insito nei Mastini per rovinarli.

Secondo periodo molto semplice, anche se crudele, da riassumere: al Caldaro bastano poche occasioni, soprattutto se a tu per tu con il portiere, per segnare mentre a noi neppure una montagna. E così, ancora una volta, al primo tiro della ripresa, come era accaduto nel tempo precedente, Max Oberrauch con un tocco di cinismo castiga Perla per l'1-2 ospite. L'orgoglio smisurato del Varese non si mette in discussione: il killer Tilaro spunta in una bolgia di stecche e gambali e spara (2-2) e il duo del tuono Naslund scaglia la saetta del sorpasso (3-2) ma poi emerge il nostro gigantesco limite. Sprechiamo (tre volte tre Pietroniro arriva solo davanti ad Andergassen, una per il 4-2, e fallisce il bersaglio), sbagliamo e piangiamo: Schina, così, perde uomo e disco e Schoepfer, diversamente da Pietroniro, fa pari davanti a Perla.

Primo tempo da strapparsi i capelli dalla rabbia: il Varese parte in quarta, domina, segna con Raimondi che arriva come una palla di cannone davanti alla porta e schiaccia dentro il disco di pura rabbia messo lì da capitan Vanetti, crea altre occasioni e poi si spegne all'improvviso al primo soffio contrario. È la prima di tre ingenue penalità (Pietroniro, Bertin, Tilaro) che costringono la squadra in inferiorità negli ultimi 6 minuti (!) a costare il gol del pari di Selva. Ma non facciamoci troppe domande a quest'ora. Il mistero gaudioso del Varese resta intatto.

Varese-Caldaro 5-3 (1-1, 2-2, 2-0) 
Reti: 3’09” Raimondi (Vanetti) in sup. 1-0, 14’19” Selva (Oberrauch J., Virtala M.) in sup. 1-1; 27’41” M.Oberrauch (Schoepfer, M.Virtala M.) 1-2, 29’55” Tilaro (Majul, Pietroniro) 2-2, 34’17” Naslund (Raimondi, Tilaro) in sup. 3-2; 37’40” Schoepfer (Waldthaler, J. Oberrauch) 3-3; 56’15” Schina in inferiorità 4-3, 57’34”Tilaro (Pietroniro) a porta vuota 5-3.
Varese: Perla (Marinelli); Schina, Cordiano M., Piroso, Vanetti, Borghi M.; Bertin, Naslund, Pietroniro, Majul, Tilaro; Vignoli, Mazzacane E., Cordiano T., Mazzacane M., Raimondi; Perino, Borghi P., Crivellari. All. Czarnecki.
Caldaro: Andergassen A. (Mearelli); Volkan, Waldthaler, Oberrauch M., Virtala T., Virtala M.; Reffo, Schoepfer, Oberrauch J., Cappuccio, Selva; Clericuzio, Massar, Erschbamer, Andergassen B., Felderer; Anderlan, Oberhuber, Obexer, Lintner, Oberrauch A. All. Suikkanen.
Arbitri: Thomas Formaioni, Fabio Lottaroli (Alessandro Scalzeri, Federico Cusin)
Note - Penalità Va 14', Cal 16'. Tiri Va 40, Cal 29. Spettatori: 875.

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Master round

Ultima giornata
Varese-Caldaro 5-3, Appiano-Alleghe 4-2. Riposa: Pergine

Classifica finale

Varese 33 punti. Pergine 32. Caldaro 29. Alleghe 18. Appiano 17.

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Qualification round - Le prime tre ai playoff 

Ultima giornata
Bressanone-Feltre 3-2 all'overtime, Valdifiemme-Como 10-3, Valpellice-Dobbiaco 3-3 (in corso).

Classifica
Fiemme 30 punti. Como 27 punti. Feltre 24. Valpellice* 17. Bressanone 16. Dobbiaco* 11. *una in meno

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Playoff - Quarti di finale (al meglio delle 5 gare)

Gara 1, sabato 2 marzo
Varese-Feltre, Pergine-Como, Caldaro-Fiemme, Alleghe-Appiano

Gara 2 martedì 5 marzo

Gara 3 giovedì 7 marzo

Eventuale gara 4 sabato 9 marzo

Eventuale gara 5 martedì 12 marzo




Andrea Confalonieri

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