Giuseppe Ruggieri ufficializza il proprio ritiro dalla trattativa per l’acquisto dell’Imperia Calcio, chiudendo ogni possibilità di accordo, almeno per il momento. Il progetto sarebbe sfumato a causa delle condizioni poste dal presidente uscente Fabrizio Gramondo, che avrebbero portato l’imprenditore a fare un passo indietro. “Ho capito che non c’erano più margini – dichiara Ruggieri – e che si rischiava di litigare, quindi ho lasciato perdere”.
Ruggieri spiega: “Alla base del mio interessamento c’era la possibilità di costruire un nuovo stadio con fondi europei, opportunità che è naufragata perché l’Unione Europea ha destinato quelle risorse ad altri settori (riarmo ndr), raffreddando così l’interesse dei miei soci verso l’investimento nel calcio. Nonostante questo, ho cercato di proseguire confidando in altre possibili strade, legali e trasparenti ,nel campo edilizio e immobiliare in città e ho portato avanti il dialogo con Gramondo”.
Ma proprio il confronto con il presidente Gramondo ha fatto naufragare l’accordo. “Ho comunicato che avrei avuto la liquidità, per mie dinamiche imprenditoriali, per rilevare il 51% delle quote solo a fine settembre, lasciando il 49% agli attuali soci fino al 31 maggio 2026, pur non essendo stato messo, il mio commercialista, Paolo Trucco, nelle condizioni di visionare i bilanci ufficiali 2024 e 2025. Sulle sponsorizzazioni mi è stato detto che ammontavano a circa 50-60 mila euro, però, già destinati ‘in dote’ ai vecchi soci così come gli incassi dei tornei giovanili che sarebbero rimasti a Gramondo & C. per aiutarli a coprire le rate del debito erariale. Quindi a quel punto ho formulato una proposta di accordo preliminare in linea con queste richieste e che se la controparte è d’accordo sono disposto a rendere pubblica. Rispetto alla prima bozza di appunti, quindi, non era previsto il versamento di 20/30 mila euro che avevo inserito per aiutare il sodalizi nelle spese di iscrizione al campionato di seire D . Ma a quel punto, cosa dovevo fare?”.
“Alla luce delle risposte ricevute - precisa Giuseppe Ruggieri - ho preferito tirarmi indietro. Vedremo in futuro cosa accadrà”.
Un ringraziamento va ai professionisti che lo hanno affiancato in questa 'avventura': “Il commercialista Trucco e l’ingegner Marco Savini hanno lavorato con grande competenza, il secondo individuando l’area ideale per il nuovo stadio, che poi l'unica disponibile era quella dell’ex campo cinofili sulla Statale 28”.
Ora l’Imperia deve fare i conti con un futuro incerto: da ieri, venerdì 4 luglio, fino al 10 del mese c’è tempo per completare l’iscrizione alla Serie D, ma la rosa si sta disgregando e il settore giovanile si sfalda. Resta aperta l’ipotesi di una ammissione al campionato di Promozione, subordinata, però, al via libera della FIGC e del presidente Gabriele Gravina in persona.
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