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Sport | 04 luglio 2025, 17:32

Calcio. Appello-bis favorevole a mister Magalino, presto il tecnico potrà tornare in panchina: "Grato ai Giudici del Collegio di Garanzia"

Al tecnico è stata inflitto il minimo edittale in merito al contestato cado di combine di Dego - Nolese, con una forte riduzione della squalifica

Calcio. Appello-bis favorevole a mister Magalino, presto il tecnico potrà tornare in panchina: "Grato ai Giudici del Collegio di Garanzia"

E' arrivata mercoledì la parola fine sul lungo iter all'interno dei meandri della giustizia sportiva per mister Gerardo Magalino.

L'appello - bis, varato dal Collegio di Garanzia del Coni ha infatti ridotto a due anni la squalifica del tecnico, dopo il contestato caso di combine tra Dego e Nolese.

Come ribadito dagli avvocati Giambattista Petrella e Gianluca Rudino, il Collegio di Garanzia ha riconosciuto la marginalità del tecnico nella vicenda, ma la presa di posizione della Procura federale ha comunque imposto il minimo edittale di due anni di squalifica. Una pena che, inflitta più di 12 mesi fa, è ormai prossima ad arrivare a scadenza.

"Il 2 Luglio scorso - spiegano gli avvocati -  dopo una lunga e complessa vicenda processuale, si è tenuta l'udienza conclusiva di discussione dell'appello-bis per rivalutare la posizione del Mister Gerardo Magalino, in seguito all'annullamento della precedente decisione da parte del Collegio di Garanzia dello Sport. 
La Corte Federale d'Appello, dopo aver ascoltato la requisitoria della Procura federale, le arringhe difensive e l’intervento dello stesso Magalino, ha riformato drasticamente la precedente decisione ed ha ridotto la sanzione a due anni di squalifica (ovverosia al minimo previsto per legge), respingendo parzialmente le richieste dell'accusa. La Procura federale, infatti, anche se il Collegio di Garanzia aveva rilevato espressamente la totale "marginalità" di Magalino nell'ipotesi di combine e la necessità di valutare la sua collaborazione alle indagini, ha comunque insistito nella richiesta di condanna, chiedendo la conferma della squalifica iniziale senza riconoscimento di attenuanti.
Come avvocati abbiamo illustrato le nostre conclusioni, richiedendo  alla Corte di ribaltare la precedente decisione e di ridurre la sanzione irrogata. Effettivamente, la Corte ha poi riconosciuto le attenuanti previste dall'ordinamento sportivo ed ha diminuito sino al minimo edittale la squalifica, rigettando le richieste della Procura.
Durante l'udienza, inoltre, l'allenatore ha potuto rilasciare, per la prima volta, una spontanea dichiarazione in cui ha ribadito con fermezza la propria estraneità ai fatti ed ha spiegato le ragioni per le quali, a differenza degli altri indagati, ha deciso di percorrere tutti i gradi di giudizio e di difendersi in ogni sede possibile, persino davanti al Collegio di Garanzia a Roma (arrivando a rinunciare alla possibilità di celebrare l'udienza in videoconferenza per recarsi  di fronte ai giudici e poter spiegare personalmente la propria versione dei fatti).

"Visto l'esito comunque positivo dell'appello-bis  esprimiamo a nome del nostro assistito, soddisfazione per il risultato ottenuto, perché finalmente, dopo quattro gradi di giudizio, sono stati accertati elementi favorevoli su cui si era insistito difensivamente sin dal primo giorno, ovverosia l'impossibilità per il Mister di concordare una formazione "di comodo", essendosi trovato oggettivamente a giocare con una squadra decimata da infortuni e defezioni, e, soprattutto, il fatto che quest'ultimo non fosse mai stato intercettato e non avesse mai interloquito con nessuno prima e dopo la gara. 

Certamente, a Magalino - concludono Petrella e Rudino - rimane il rammarico di essere stato indirettamente coinvolto in una vicenda spiacevole e, con il consueto spirito agonistico, egli ha fino all'ultimo rimarcato di considerarsi completamente innocente. In ogni caso l’allenatore ha espresso la propria gratitudine per i Giudici del Collegio di Garanzia, i quali - con imparzialità e attenzione – hanno richiesto ai nuovi membri della Corte Federale d’Appello di approfondire maggiormente le prove e i documenti forniti (già prodotti in primo grado ed inizialmente non valutati), permettendogli anche di parlare in prima persona e di confrontarsi a viso aperto con la Procura federale per sostenere – carte alla mano - come l’iniziale richiesta di squalifica fosse immotivata. Va osservato, peraltro, che la pronuncia di ieri è stata emessa ad oltre un anno di distanza dall’emissione della prima squalifica, ragion per cui nei prossimi mesi Magalino potrà eventualmente tornare ad allenare".

Lorenzo Tortarolo

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