E' tornata a navigare la portarinfuse che era stata bloccata al porto di Savona lo scorso 8 febbraio, in seguito ad una serie di controlli che avevano rilevato 13 irregolarità, di cui alcune particolarmente gravi e riferite principalmente alle condizioni igienico-sanitarie della cucina e delle aree di conservazione dei cibi.
La portarinfuse è stata rilasciata ieri pomeriggio, sabato 10 febbraio, alle 17,45. Alle 20 la nave è partita alla volta di Napoli dove è arrivata in mattinata. La portarinfuse, di circa 35 mila tonnellate di stazza e battente bandiera Singapore, in servizio dal 2010, era stata sottoposta a fermo amministrativo a seguito di un’approfondita ispezione da parte di un team di ispettori qualificati della Capitaneria di porto (i cosiddetti ispettori Port State Control), operanti nell’ambito del Memorandum di Parigi del 1982 sul controllo dello Stato di approdo, che prevede approfonditi controlli tecnico-operativi a bordo delle navi che scalano i porti europei come quello di Savona.
La nave, gestita da una società con sede in India, nel corso delle precedenti ispezioni Port State Control aveva già evidenziato alcune problematiche, tanto che all’interno del sistema informativo di monitoraggio e controllo europeo (sistema Thetis), l’unità risultava tra quelle da sottoporre prioritariamente ad ispezione con alto profilo di rischio.
Al termine della verifica, sono state accertate 13 irregolarità, di cui alcune particolarmente gravi e riferite principalmente alle condizioni igienico-sanitarie della cucina e delle aree di conservazione dei cibi, in un periodo di programmati e specifici controlli in tale ambito (c.d. Focused Inspection Campaign), al sistema di gestione della sicurezza di bordo, e alla preparazione dell’equipaggio alle varie emergenze di bordo. Era così scattato fermo amministrativo della nave,
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