Sono arrivate, dall'Associazione 21 luglio, organizzazione non profit che supporta gruppi e individui in condizione di segregazione estrema e di discriminazione tutelandone i diritti e promuovendo il benessere delle bambine e dei bambini, le linee guida per il superamento del campo rom di via Guerra.
Le anticipazioni erano già state fornite in una conferenza stampa a fine 2022 e la stima dei costi, circa 290mila euro è stata rispettata.
Sei fasi per il superamento in due anni
Come anticipato all'epoca da Carlo Stasolla, referente dell'Associazione 21 luglio, sarebbero occorse sei fasi per il superamento in due anni.
Per il progetto (il coordinamento sarà pro bono) lavorerà una equipe operativa con un’assistente sociale full time e una educatrice part time.
"Sarà necessario - aveva spiegato Stasolla - l'abbandono dell'approccio etnico e trasparenza per un'azione a vantaggio di tutti, mentre verranno rafforzati i servizi già esistenti". Diversi gli enti coinvolti come amministrazione, forze dell'ordine e diocesi, ma anche il GAL.
Se la maggioranza ora valuterà il da farsi, è il consigliere di Ambiente Asti Mario Malandrone a ricordare come la strada che ha portato a quel progetto è stata condivisa, partecipata anche dalla minoranza.
"A inizio mandato del bis di Rasero, la minoranza presentò un 'interrogazione sul Campo Rom , che allegava la proposta-bozza di 21 luglio. Ci fu accoglienza da parte del Sindaco in primis e l'amministrazione iniziò a lavorre con l'associazione per costruire un progetto", rimarca, ricordando i mesi di costruzione del progetto e dei gruppi di lavoro.
"L'approccio per costruire il progetto verso la soluzione della problematica finalmente ha messo insieme soggetti, idee, impegno - chiosa Malandrone -. E quindi il lavoro di tutti gli attori non solo è stato molto buono, ma virtuoso ha messo a confrontarsi su tematiche sociali a partire dal campo e con focus sul campo realtà diverse tra loro".
Condiviso con la città
Un progetto condiviso che attende di diventare realtà. "Indipendentemente dalle decisioni della giunta, anche se ci pare di cogliere un interesse verso la proposta dal Sindaco, crediamo vada presentato pubblicamente per vari motivi: rafforzare l'alleanza tra minoranza e maggioranza in merito a come affrontare il superamento del Campo Rom; restituire a associazioni , gruppi e anche ai consiglieri comunali, che hanno partecipato ai gruppi di lavoro per redigerlo, il progetto; per una questione di trasparenza; per poter condividere una scelta, sullo stile che maggioranza e minoranza si sono date per tutto il cammino; mostrare il frutto di un lavoro prezioso, volontario , virtuoso durato mesi".
Malandrone chiede che non vengano sprecati mesi di lavoro e che si continui la discussione su come andare avanti, "per continuare sullo stile di condivisione che minoranza e maggioranza hanno tenuto in questi mesi sul tema".
La minoranza, nell'agosto 2022, aveva organizzato un incontro al campo Rom per verificare le condizioni oggettivamente indecorose in cui si trovava. Attualmente al Campo vivono 62 adulti e 83 minori tra cui diversi bambini piccoli.
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