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Politica | 12 settembre 2023, 15:57

Bardonecchia aspetta 23 milioni di risarcimenti, la Regione guarda dall’altra parte: “Ci pensa il Governo”

Gallo (PD) attacca: “Dalla Regione nessun stanziamento economico straordinario per Bardonecchia, nonostante le risorse per la gestione delle emergenze. I territori lasciati soli in attesa dell'esecutivo"

Bardonecchia aspetta 23 milioni di risarcimenti, la Regione guarda dall’altra parte: “Ci pensa il Governo”

C’è voglia di voltare pagina a Bardonecchia, dopo i catastrofici danni causati dal maltempo lo scorso 13 agosto. E’ passato circa un mese, tanto è stato fatto per ripartire, ma al momento tutta la comunità non ha ancora visto un euro dei risarcimenti che gli spettano. Fondi ingenti, circa 23 milioni secondo le prime stime: si dividono in assistenza alla popolazione (145.000 euro), 1,7 milioni per il ripristino dei servizi essenziali e 21 per interventi per ridurre il rischio idrogeologico, oltre a 1,5 per i danni alle auto (comprese quelle della polizia).

Incertezza sui tempi

E purtroppo, questi fondi, il Comune dell'alta Valsusa potrebbe non vederli a lungo. Sì, perché come reso noto dall’assessore alla Protezione Civile Marco Gabusi, la Regione Piemonte non attingerà a nessun stanziamento economico straordinario, nonostante le risorse per la gestione delle emergenze ci siano. La scelta politica è tecnica è chiara: aspettare i fondi del Governo. Che però rischiano di non arrivare nell’immediato e questa è un’ipotesi che spaventa non poco una comunità che guarda già alla prossima stagione invernale.

 

Insieme a un adeguato sostegno economico a livello nazionale, riteniamo che la Regione possa svolgere un ruolo importante e immediato a favore di Bardonecchia attraverso lo stanziamento di fondi regionali – ha sottolineato il presidente del gruppo PD, Raffaele Gallo ricordando come nel bilancio di previsione finanziario regionale sono stanziate risorse proprio per la gestione delle emergenze”.

"Investire ulteriormente"

Nonostante la Città, a seguito delle piene del 2004 e del 2009 si sia attrezzata con opere di contenimento lungo il percorso del fiume – ha ricordato Gallo – il direttore generale dell’ Arpa ha sottolineato come sia importante investire ulteriormente anche per trattenere i detriti lungo la montagna, oltre che su una opportuna campagna di informazione su rischi e comportamenti in caso di frane”. “Grazie alla grande volontà dell’amministrazione, dei volontari, dei cittadini a quasi un mese dall’esondazione, a Bardonecchia stanno proseguendo gli interventi per riportare il paese alla situazione precedente alla piena e gran parte delle attività e dei servizi sono già stati ripristinati. – ha concluso Gallo –. Questo non deve in nessun modo far pensare che i problemi siano risolti. Occorre da subito aiutare economicamente il Comune a tornare alla piena normalità e dispiace notare come anche in questo caso le scelte della Giunta siano insoddisfacenti”.


L’assessore Gabusi ha ricordato come il presidente Alberto Cirio abbia già chiesto lo Stato d’Emergenza: “Si tratta di procedure articolate, ma non per le somme urgenze che rientreranno nel primo decreto del presidente del consiglio dei ministri. Confidiamo di avere queste risorse a breve, per poter pianificare interventi per ridurre il rischio di altri eventi simili”.

Andrea Parisotto

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