Poteva finire in tragedia, secondo una donna di 47 anni di Arma di Taggia, una bella serata condita da un concerto dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo, sulla scalinata della chiesa di Arma.
La donna, infatti, domattina presenterà una denuncia ai Carabinieri perché, secondo lei, un agente della Polizia Municipale taggese, gli avrebbe puntato contro una pistola, minacciandola. Il racconto dell’agente, invece, è diametralmente opposto.
Iniziamo dalle dichiarazioni rilasciate dalla donna al nostro giornale: “Dopo il concerto – ci ha detto Cristina Barabino – al termine di una bellissima serata di musica classica ad alto livello, quando tutti sono andati via, provo ad aiutare mia suocera di 89 anni che non riesce a camminare. Mi avvicino con l’auto, passando da un valico dove ormai non c erano più i volontari della sicurezza. All'improvviso un agente della municipale, senza richiamarmi o fischiare, estrae la pistola puntandomela dritta al volto, gridando di andarmene via. Chiedo scusa e spiego che mia suocera no riesce a camminare. Non mi ascolta, mi aggredisce e offende verbalmente”.
Abbiamo ovviamente parlato con la controparte, in questo caso rappresentata dal Sindaco di Taggia e dal Comandante della Municipale tabiese, con i quali l’agente ha riportato la sua versione. Secondo lui, al contrario di quanto dichiarato dalla donna, lui si sarebbe effettivamente palesato chiedendole di indietreggiare e, spaventato dal fatto che la stessa proseguiva, ha avvicinato la mano alla pistola nella fondina, come prevede il regolamento.
“Probabilmente c’è stato una mancanza di comunicazione tra i due – ci ha detto il Sindaco oggi pomeriggio dopo averne parlato con il comandante – ma, comunque, domani verranno ascoltate nuovamente entrambe le versioni. Vedremo se ci saranno o meno gli estremi per una denuncia nei confronti del nostro agente ma crediamo che le due parti si possano chiarire”.
“Io ho grandissimo rispetto per tutte le nostre forze dell’ordine che ogni giorno ci proteggono – ha poi terminato la donna che ci ha denunciato i fatti - ma quando comprendi la situazione fermati. Mi ha anche detto che devo vergognarmi. Solo perchè volevo aiutare mía suocera? Alla fine me ne sono andata con mia suocera spaventata”.
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