La Guardia di Finanza ha festeggiato oggi il 249° anniversario della propria attività a servizio del Paese.
Presso la caserma di via Pasubio anche il Comando provinciale di Varese ha voluto omaggiare la ricorrenza con una cerimonia al quale hanno preso parte, oltre ai rappresentanti del Corpo, le più alte cariche civili e militari del territorio.
Dopo l’ascolto dei messaggi registrati del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Comandante Generale Andrea De Gennaro, a prendere la parola è stato il Comandante Provinciale, Generale di brigata, Crescenzo Sciaraffa, in un discorso ufficiale con il quale ha ringraziato le istituzioni presenti per la collaborazione, illustrato l’attività svolta sul territorio e le linee che l’hanno guidata: «Sono convinto - ha detto in un passaggio del suo discorso - che, nella quotidiana repressione dei crimini connotati dal movente a carattere finanziario per conseguire un indebito vantaggio patrimoniale, sia sempre più urgente la necessità di intervenire con tempestive azioni di sottrazione dell’illecito arricchimento, andando a colpire il “prodotto” del reato, quel profitto che, inevitabilmente, si traduce anche in un costo sociale e si traduce anche in perdite per le cd. fasce deboli…».
Altri momenti sentiti hanno poi animato l’occasione: la consegna delle medaglie ai Finanzieri che si sono distinti in operazioni speciali, una dimostrazione delle attività di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, con la brillante esibizione del cane Crai, e il passaggio sopra via Pasubio di uno degli elicotteri di pattuglia in servizio al Corpo.
L'intervento integrale del Generale di brigata Crescenzo Sciaraffa:
A nome di tutti i finanzieri del comando provinciale di Varese, porgo un caloroso benvenuto alle autorità civili e militari presenti ed a tutti gli ospiti intervenuti.
Io, verso tutti voi, ho un obbligo di riconoscenza per aver voluto testimoniare con la vostra personale partecipazione odierna al 249° anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di finanza la considerazione nei confronti della Guardia di finanza varesina.
Esprimo un sentito ringraziamento al Sig. Prefetto la cui presenza al nostro fianco è segno di considerazione ed affidamento.
Un affettuoso saluto ai rappresentanti dell’associazione nazionale finanzieri d’Italia, cui ci legano vincoli morali indissolubili che, seppur nell’irreversibile mutamento dei tempi, da sempre animano il Corpo della Guardia di finanza.
Rivolgo un personale ringraziamento ai rappresentanti della Magistratura, qui convenuti, per la stima e la fiducia che nutrono nei confronti della polizia economico-finanziaria.
Saluto cordialmente i responsabili delle forze di polizia a carattere generale, il Questore ed il Comandante Provinciale dell’Arma che da questo leggìo abbraccio idealmente per la proficua armonia operativa sempre rispettosa delle distinte funzioni pertinenti al rispettivo posizionamento all’interno del comparto sicurezza, includendo altresì tutti gli altri vertici del segmento sicurezza, vigili del fuoco e polizia penitenziaria nonché delle forze di polizia locale operanti su questo territorio: a voi tutti confermo la più convinta volontà del Corpo di agire in sinergia e sforzo comune per dare, con spirito di squadra, risposte efficaci alle diverse aspettative e legittime istanze dei cittadini sulla sicurezza.
Esprimo la mia gratitudine, inoltre ai rappresentanti dell’agenzia delle entrate, delle dogane e di tutte le altre autorità civili per la fattiva collaborazione inter-istituzionale.
Ai rappresentanti del mondo Universitario, dell’Istruzione e della Scuola Europea di Varese la mia riconoscenza per la collaborazione nei progetti di “educazione alla legalità economica” affinché la formazione sia il primo ed il più importante strumento civico di cittadinanza e di integrazione.
Nel solco del fronte comune contro mafie e corruzione, ringrazio l’associazione Libera di Varese per, tra l’altro, l’impegno a mantenere vivo, tra le giovani generazioni, il ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Un particolare saluto, inoltre, rivolgo agli organi di informazione alla cui sempre puntuale attività di mediazione sulle percezioni e sulle convinzioni dei cittadini affidiamo il nostro impegno nei diversi settori di intervento. Ad essi sarà fornito con l’occasione un consuntivo dei risultati conseguiti – da inizio anno - dalle Fiamme Gialle varesine.
A voi tutti, cari finanzieri, un affettuoso augurio di buon anniversario!
Le parole del nostro Comandante Generale appena ascoltate, nel suo ordine del giorno speciale, hanno fornito esaustive indicazioni sulle le caratteristiche della Guardia di finanza.
Pertanto, sul tema, non aggiungerò nulla. Mi limiterò, quindi, a due riflessioni sul “fare” della Gdf varesina.
Nel contesto esterno caratterizzato da indici di presenza territoriale della criminalità economica e dagli attuali inquietanti scenari geo-politici, mi preme riferirvi che stiamo continuando a lavorare per effettuare mirate analisi di rischio dirette al contrasto dei più pericolosi fenomeni, nazionali e transnazionali, di frode, aumentando la capacità di incidere in modo completo e trasversale sui fenomeni di illegalità economico-finanziaria, piuttosto che su singoli episodi a volte avulsi dalla percezione della dimensione sistemica della minaccia che, discretamente con metodi silenti – non esplicitamente aggressivi – continua ad appalesarsi.
In questa specifica dimensione di proattività, si inserisce la preziosa dorsale di “informatica operativa”, che consente di acquisire dati di diversa natura, avvalendosi anche dei numerosi archivi informatici in dotazione al Corpo, di aggregarli tra loro e di integrarli con le informazioni di natura precipuamente investigativa per consentire all’investigatore di selezionare, ai fini degli interventi ispettivi, esclusivamente i target caratterizzati da elevato rischio.
A tal proposito colgo l’occasione per comunicare l’attività svolta sinora in virtù dei protocolli d’intesa con Provincia di Varese e altri Comuni, ai cui rappresentanti rinnovo la gratitudine per la disponibilità accordata, nella prevenzione degli illeciti concernenti la percezione dei fondi di cui al piano nazionale ripresa e resilienza. In particolare, a distanza di un anno, attraverso lo scambio di informazioni, sono stati monitorati, in chiave preventiva, i partecipanti a nr. 47 procedure di appalto per un importo di circa 65.000.000 di euro.
In tema di “bonus 110”, l’utilizzo del predetto percorso di analisi pre-investigativa, ha portato all’individuazione di una platea di soggetti privati, imprese e liberi professionisti che hanno movimentato crediti fittizi per circa 75.000.000 di euro, sfruttando le agevolazioni messe in campo a livello nazionale, e hanno monetizzato, in denaro di origine pubblica, per circa 25.000.000 di euro.
Pertanto, sono convinto che, nella quotidiana repressione dei crimini connotati dal movente a carattere finanziario per conseguire un indebito vantaggio patrimoniale, sia sempre più urgente la necessità di intervenire con tempestive azioni di sottrazione dell’illecito arricchimento, andando a colpire il “prodotto” del reato, quel profitto che, inevitabilmente, si traduce anche in un costo sociale e si traduce anche in perdite per le cd. fasce deboli.
Tali condotte non comportano per il criminale economico-finanziario i pericoli connessi alla commissione di reati predatori, né richiedono l’utilizzo di armi o violenza, tuttavia gli assicurano un profitto illecito tutto sommato semplice da realizzare con emissione ed utilizzo di fatture false, l’omissione delle dichiarazioni reddituali e le bancarotte fraudolenti, a danno della giustizia fiscale, ossia a danno delle “tasche” dei singoli cittadini e dell’equità sociale.
Le misure cautelari reali e quelle di prevenzione patrimoniale, per gli effetti ablativi che ne derivano, rappresentano - a mio parere - i più efficaci strumenti di dissuasione delle condotte criminose connotate strettamente dal movente economico, perché vanno a colpire, anche per equivalente, il guadagno di chi si vuole arricchire o affermare sul mercato illecitamente.
In questa ottica operativa, nel periodo dal 1° gennaio 2022 al 31 maggio scorso, le Fiamme gialle varesine hanno comunicato responsabilmente alle competenti autorità giudiziarie notizie per ipotesi di reità economico-finanziarie allegando segnalazioni, ai fini del sequestro cautelare, di profitti ritenuti illeciti per 270 milioni di euro. Nello stesso periodo, inoltre, le Fiamme gialle varesine hanno eseguito decreti di sequestro preventivo delegati dall’AG per 51 milioni di euro in disponibilità mobiliari ed immobiliari.
Dette disponibilità sequestrate, in caso di confisca, andranno a costituire una concreta opportunità per riaffermare il principio di legalità sottraendo i patrimoni illecitamente accumulati e destinandoli a finalità sociali a favore della comunità alla quale erano stati in precedenza sottratti.
Così declinata, l’azione della Guardia di Finanza non può che risultare particolarmente apprezzata da parte di tutti gli industriali e dai rappresentanti d’impresa e di categoria, qui convenuti, che operano alacremente per fabbricare valore nel rispetto delle disposizioni che regolano la materia fiscale, commerciale, societaria e quella sul lavoro e che sono gravemente danneggiati dalla concorrenza sleale realizzata attraverso le frodi penal-tributarie.
In questa diuturna attività – e mi avvio a concludere - credo fermamente si debba essere animati da una reale passione e sorretti da una profonda dedizione, anche al punto di arrivare a posporre spesso problematiche private all'interesse più alto della collettività e di quello primario del Paese.
Ufficiali, ispettori, sovrintendenti, appuntati e finanzieri del comando provinciale di Varese siate sempre orgogliosi di vestire queste Fiamme Gialle che ci vincolano ad essere di esempio nell’adempimento del dovere, in quanto contribuiamo con il nostro servizio d'Istituto a sostenere la qualità dello sviluppo economico e, quindi, la qualità della vita democratica della Nazione.
Viva la Guardia di finanza!
Viva l’Italia!
Il bilancio operativo dal 1°maggio 2022 al 31 maggio 2023
Nel 2022 e nei primi cinque mesi del 2023, la Guardia di Finanza di Varese ha eseguito oltre 21 mila interventi ispettivi e 580 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese, destinato ad intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Nell’ambito dell’azione di contrasto alle frodi in materia di cessione e indebite compensazioni di crediti d’imposta inesistenti o non spettanti, è stata sviluppata una metodologia convenzionalmente denominata “Bonus di facciata” tesa ad analizzare le cessioni di crediti in campo edilizio (superbonus 110, bonus facciate ecc.), poste in essere da soggetti della provincia di Varese, connotate da un maggiore profilo di rischio in relazione ad un ipotizzabile utilizzo distorto del beneficio.
In tale contesto, nell’ambito di una sempre più rilevanza dello strumento tecnologico e delle attività di analisi ed intelligence il Comando Provinciale Varese ha realizzato in “house” un applicativo informatico, distribuito ai Reparti dipendenti.
In generale l’azione di servizio a contrasto delle indebite compensazioni dei crediti d’imposta si è sostanziata in 131 interventi con l’individuazione di illeciti in materia per un valore di oltre 13 milioni di euro ed il deferimento all’autorità giudiziaria di 18 persone.
Sono stati individuati 95 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco e 106 lavoratori in “nero” o irregolari.
Scoperti, inoltre, 24 casi di evasione fiscale internazionale, principalmente riconducibili a stabili organizzazioni occulte, a manipolazioni dei prezzi di trasferimento, a residenze fiscali fittizie e all’illecita detenzione di capitali oltreconfine, con il recupero di oltre 93 milioni di euro.
Sono state avanzate 69 proposte di cessazione della partita Iva e cancellazione dalla banca dati VIES nei confronti di soggetti economici connotati da profili di pericolosità fiscale.
I soggetti denunciati per reati fiscali sono 594, di cui 19 tratti in arresto. Il valore dei beni sequestrati quale profitto dell’evasione e delle frodi fiscali è di oltre 40 milioni di euro.
I 60 interventi in materia di accise e a tutela del mercato dei carburanti hanno permesso di sequestrare oltre 239 mila kg di prodotti energetici.
348 sono, invece, i controlli doganali sulle merci introdotte sul territorio nazionale in evasione d’imposta, contraffatte o in violazione delle norme sulla sicurezza.
Le attività di contrasto al contrabbando hanno portato al sequestro di quasi 8000 kg di tabacchi lavorati esteri e alla denuncia di 63 soggetti. I controlli e le indagini contro il gioco illegale hanno permesso di verbalizzare 67 soggetti, di cui 1 denunciato all’Autorità giudiziaria.
Nell’azione del servizio del Corpo ha assunto, inevitabilmente, carattere di priorità il presidio dei progetti nell’ambito del PNRR, in vista del quale la Guardia di Finanza sta affinando strumenti di analisi e moduli operativi, in collaborazione con tutte le Amministrazioni responsabili della gestione e dell’attuazione dei progetti e degli investimenti. L’attuazione di specifici protocolli d’intesa stipulati dal Comando Provinciale Varese con gli Enti Locali della Provincia ha portato sino ad oggi all’approfondimenti di 47 gare d’appalto, beneficiare dei fondi PNNR, per un importo complessivo di oltre 60 milioni di euro.
L’attività svolta con il coordinamento della Procura Europea (EPPO) ha portato sino ad oggi all’individuazione di frodi per oltre 40 milioni di euro, esecuzione di misure cautelari reali di pari valore nonché all’arresto di 6 individui.
I controlli sul reddito di cittadinanza, svolti in collaborazione con l’INPS, hanno riguardato, in maniera selettiva, soggetti connotati da concreti elementi di rischio. Nel complesso, sono stati scoperti illeciti per oltre 2 milioni di euro e 150 mila euro fraudolentemente richiesti e non ancora riscossi – e sono state denunciate 281 persone.
Le persone denunciate per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione sono state 95.
Complessivamente, gli interventi in materia di spesa pubblica sono stati 585, cui si aggiungono 35 indagini delegate dalla magistratura nazionale ed europea: 470 soggetti sono stati denunciati e 12 segnalati alla Corte dei Conti per danni erariali pari a oltre 11 milioni di euro, 1,8 milioni di euro dei quali in danno alle risorse destinate al sistema sanitario.
In materia di riciclaggio e autoriciclaggio sono stati eseguiti 21 interventi, che hanno portato alla denuncia di 52 persone, di cui 13 tratte in arresto, e alla proposta di sequestro di beni per un valore di circa 8 milioni di euro ed al sequestro di beni per oltre 4 milioni di euro.
Sono state analizzate 610 segnalazioni di operazioni sospette.
Ai confini terrestri e marittimi sono stati eseguiti 4.345 controlli sulla circolazione della valuta, per movimentazioni transfrontaliere relative ad oltre 50 milioni di euro, accertando 2.701 violazioni.
In materia di reati fallimentari sono stati svolti 37 interventi che hanno portato alla denuncia di 58 soggetti di cui 14 in stato di arresto, le proposte di sequestro di ammontano a oltre 11 milioni di euro mentre il valore delle distrazioni accertate è di oltre 30 milioni di euro.
In applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 26 soggetti, con l’applicazione di provvedimenti di sequestro e confisca per 2,5 milioni di euro.
Inoltre, il sistematico ricorso anche alle alternative misure di prevenzione dell’amministrazione e del controllo giudiziario di aziende infiltrate o condizionate dalla criminalità organizzata ha consentito di sottrarre all’influenza mafiosa beni per un valore di oltre 4 milioni di euro.
Ulteriori 366 accertamenti sono stati svolti su richiesta dei Prefetti, la maggior parte dei quali in funzione del rilascio della documentazione antimafia.
Il contrasto al narcotraffico ha portato alla verbalizzazione di 375 soggetti, di cui 44 in stato di arresto ed al sequestro di oltre 8.500 kg di sostanze stupefacenti e di 2 mezzi.
Sul versante della contraffazione sono stati eseguiti 286 interventi e 77 deleghe dell’Autorità Giudiziaria, sottoponendo a sequestro oltre 500 mila prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy e non sicuri nonché ingenti quantitativi di prodotti alimentari recanti marchi industriali falsificati o indicazioni non veritiere. Denunciati 181 soggetti.
Questo Comando Provinciale, per il tramite dei propri Reparti dipendenti, ha assicurato anche i compiti di concorso alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, contribuendo a garantire la sicurezza nella Provincia di Varese, mediante l’esecuzione di attività operative e di controllo del territorio orientate alla tutela degli interessi pubblici primari e al mantenimento delle condizioni fondamentali per l’ordinato sviluppo delle relazioni fra gli appartenenti alla comunità sociale.
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