«Non so se non cambierà qualcosa, ma dobbiamo rivalutare come sia la situazione adesso».
John Caniglia, braccio destro di Ross Pelligra in Italia, dopo aver assistito ieri sera al palazzetto a Varese-Brindisi, oggi ha parlato ai microfoni varesini a margine di una conviviale del Rotary Club Varese cui è stato invitato.
Inevitabile allora provare a capire il punto degli investitori australiani nella trattativa con Pallacanestro Varese, anche alla luce della questione penalizzazione che ha coinvolto la società. Caniglia non si è sottratto, pur mantenendo una riservatezza di fondo. Dalle sue parole è emersa una doppia prospettiva: la vicinanza a Varese (non solo intesa come società), ma anche la volontà di comprendere la portata e le conseguenze del ciclone sportivo-giudiziario che si è abbattuto sul club. «Non penso sia adesso il momento di parlare delle trattative - attacca a domanda specifica - Si sa che abbiamo tenuto una linea di comunicazione sempre aperta con Luis Scola. Adesso lasciamo che arrivi mercoledì (possibile giorno dell’udienza davanti alla Corte Federale d’Appello? ndr) e vediamo… Non so se non cambierà qualcosa, ma dobbiamo rivalutare come sia la situazione attuale».
«Avevo già previsto di essere al palazzetto ieri sera - ha continuato Caniglia - ma quello che è accaduto settimana scorsa ci ha dato un’opportunità in più di essere al fianco di questa società, di Varese città e dei suoi cittadini. Siamo sorpresi di quanto successo…».
L’atmosfera del Lino Oldrini ha comunque colpito il rappresentante australiano: «Ieri sera si poteva tagliare con il coltello il feeling con i tifosi. È stata una bellissima serata, si vede il grandissimo lavoro fatto da Luis sulla squadra, questo ci fa piacere. Siamo qui anche per dare un appoggio alla città».
A chi gli ha chiesto lumi anche sui rapporti con il Comune di Varese per gli investimenti infrastrutturali, Caniglia ha così chiosato: «Per il nostro gruppo è importante la riservatezza, sia nei rapporti con Scola, con il quale abbiamo firmato un NDA (non disclosure agreement: il patto contrattuale di non rivelare informazioni riservate), che con gli altri stakeholder. E vogliamo rispettarla. Quindi non voglio fare ulteriori commenti.
«È molto importante per noi come Rotary essere vicino alla Pallacanestro Varese - ha dichiarato invece Tiziano Baretti, presidente del Rotary Club Varese - Da tempo il nostro club “emana” dirigenti della società, uno su tutti Toto Bulgheroni, e della stessa siamo stati sponsor. In questo momento delicato vogliamo dare il nostro supporto, perché i biancorossi meritano un futuro radioso».
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