Il Nazionale

Cronaca | 17 aprile 2023, 16:04

Educatrici, maestri e precari del Comune di Torino in piazza contro Lo Russo: "Peggio del M5S"

Nidil–Cgil, Felsa–Cisl, Uiltemp–Uil: "La giunta di csx si è presentata come quella della lotta al precariato e hanno creato precariato"

Educatrici, maestri e precari del Comune di Torino in piazza contro Lo Russo: "Peggio del M5S"

Educatrici, maestre e precari del Comune di Torino si sono dati appuntamento tutti alle 15 sotto i balconi di Palazzo Civico. Dopo aver proclamato un lunedì di sciopero, ora vogliono fare sentire la loro voce al sindaco Stefano Lo Russo.

Il primo cittadino è assente perché impegnato a Milano per le Olimpiadi 2026, ma questa è la prima grande protesta dei lavoratori comunali contro l'amministrazione di centrosinistra. È il giudizio dei sindacati, scesi in piazza insieme ai dipendenti, è netto: "Abbiamo cambiato in peggio rispetto al M5S". 

"Cambiato in peggio rispetto al M5S"

Davanti a Palazzo Civico si intrecciano due manifestazioni. La prima è quella convocata dalla CGIL-FP, CISL-FP, UIL-FPL, CSA RAL e CUB RSU e riguarda le educatrici e le maestre dei nidi e delle materne comunali. Oggi il 45% delle scuole dei bimbi tra gli zero e i sei anni era chiuso. Questa mattina portone sbarrato ad esempio alla Paroletti, Scotellaro, Tronzano, in via Gioberti, via Mercadante e via Cecchi. Orario ridotto e sezioni solo parzialmente aperte in via Moretta, via Carrera e via Leoncavallo.

Le organizzazioni sindacali denunciano di non incontrare l'assessore all'Istruzione Carlotta Salerno da tre mesi e mezzo, nonostante le ripetute richieste. "Abbiamo cambiato in peggio - denunciano i sindacati - rispetto al M5S: il problema si è soloaccentuato perché il corpo docenti invecchia e non c'è turn over". 

Le richieste della scuola 

Sono numerose le richieste sul tavolo, dalle "assunzioni a tempo indeterminato e determinato per responsabile pedagogico, amministrativi, insegnanti scuola materna, educatore asili nido e assistenti educativi" per l’anno scolastico 2023/24, ad "almeno tre insegnanti per Circolo a sostegno della compresenza e per sostituire le assenze brevi", così come "docenti di sostegno a copertura dell'intera giornata del bambino e non solo qualche ora".

"Hanno applicato il contratto - proseguono - portando le ore da 26 a 30. Ma non le garanzie che prevedono ferie, legge 104".

"Lo Russo ha creato precariato" 

Accanto al settore educativo, a protestare davanti al Comune c'erano anche i precari. Su 7.392 dipendenti, ben 313 sono in somministrazione, cioè dopo 36 mesi di mansioni svolte per la Città vengono lasciate a casa.

"Sono state disattese - spiegano Nidil–Cgil, Felsa–Cisl, Uiltemp–Uil - le promesse elettorali: la giunta Lo Russo si è presentata come quella della lotta al precariato e hanno creato precariato".

"Non c'è volontà politica - rincarano - di porre rimedi a questa situazione". Tra le richieste quella di garantire la "continuità occupazionale per i lavoratori in somministrazione presso il Comune di Torino”.

"Occorre trovare – continuano - soluzioni strutturali che tengano conto dell’esperienza maturata e della professionalità di queste lavoratrici e di questi lavoratori”.

Cinzia Gatti

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