Nuovo ospedale, il sindaco Cassani scrive a Fontana e Bertolaso: «La Regione ci metta la faccia»

Ospedale unico, il sindaco di Gallarate Andrea Cassani “convoca” il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, l’assessore Guido Bertolaso e il Dg del settore Welfare Giovanni Pavesi: «Non è accettabile una revisione del progetto come quella contenuta nella Vas», scrive in una lettera.
Toni decisi quelli del primo cittadino gallaratese, che ricorda come assessore e Dg al Welfare gli avessero detto di rinviare a marzo l’appuntamento richiesto a fine gennaio: «Siamo quasi alle Idi di marzo e credo che sia giunta l’ora per fissare un incontro».

Oggi ho scritto a Fontana, Bertolaso e DG Welfare Pavesi, chiedendo loro di venire a Gallarate in commissione sanità a spiegarci le intenzioni sul progetto del nuovo ospedale e le motivazioni che hanno indotto regione Lombardia a rivedere il progetto del luglio scorso. 

Non è accettabile una revisione del progetto come quella contenuta nella VAS. Sono ormai 7 anni che siamo in ballo con il progetto del nuovo ospedale e questa storia mi sembra la tela di Penelope: la politica trova faticosamente soluzioni condivise e poi negli uffici regionali tutto viene stravolto. 

Ciò facendo perdere un sacco di tempo anche ai già oberati tecnici comunali.

Se è realmente intenzione di Regione Lombardia costruire il nuovo ospedale, noi siamo d’accordo. 

Se non ci sono le risorse o se si sono accorti di aver scelto un’area inadeguata per l’ospedale ce lo dicano subito.

Siamo da troppo tempo in attesa di capire esattamente quel che sarà del Sant’Antonio Abate e quindi è importante che la parte politica di Regione Lombardia ci metta la faccia. 

Il 26 gennaio avevo già invitato, come richiesto dalla mozione approvata dal consiglio comunale, il presidente, l’assessore al welfare e il DG del Welfare. Questi ultimi due mi avevano risposto chiedendo di rinviare a marzo questo incontro. Ora siamo quasi alle Idi di marzo e credo che sia giunta l’ora per fissare un incontro.

Mi auguro anche che adesso, chi ha incarichi in Regione, si dia da fare per l’ospedale nell’interesse dei cittadini e dimostrando di essere un degno rappresentante del nostro territorio.