Il Nazionale

Cronaca | 29 gennaio 2023, 15:40

Ex area industriale di corso Dante: tra degrado e incuria, gli edifici vuoti ancora in attesa di una rinascita

Una porzione di quartiere spettrale dove una volta si trovavano le Carrozzerie Ghia e le Officine fondate da Segre e Olivetti che da anni aspetta di essere rimessa a nuovo

Ex area industriale di corso Dante: tra degrado e incuria, gli edifici vuoti ancora in attesa di una rinascita

Vetri rotti, edifici vuoti, scritte su tutti i muri, degrado e sporcizia ovunque. Un’ex area industriale completamente dismessa e spettrale. Stiamo parlando della porzione di quartiere denominata “Area OSI”, dal nome dell’ultima attività dimessa sulla fine dei primi anni Duemila. Uno spazio da 51mila mq, che si trova tra il ramo della ferrovia che porta a Sud e quello diretto a Nord, chiuso, sul lato corto, dal cavalcaferrovia di Corso Dante.  

L’area, racchiusa appunto tra corso Dante, via Montefeltro e via Egeo, di giorno è già poco frequentata, ogni tanto appare solo qualche frequentatore dello spazio di co-working Toolbox, mentre di notte è pressoché casa di spacciatori e tossicodipendenti. 

Una zona in realtà piuttosto centrale, a pochi passi da San Salvario, ma che all’epoca della sua costruzione era già parte di una prima periferia in cui avevano stabilito le loro attività produttive numerose imprese. 

Industrie, legate alla metallurgia, ma cui si aggiungevano stabilimenti di settori diversi e che nel 1919 l’imprenditore Carlo Garrone edificò per la sua sede dell’azienda,  “Società Anonima Fonderia Carlo Garrone”. L’area ospitò nel tempo diverse attività, dalla Carrozzeria Ghia, alla sede da cui prende il nome, la O.S.I., Officine Stampaggi Industriali, fondata da Luigi Segre e all’avvocato Arrigo Olivetti nel 1960, fino alla ditta di retail di abbigliamento torinese, I.D.S. (Impresa Distribuzione Specializzata), chiusa nel 2007.  

Oggi quella parte di storia industriale della città si è persa, ma restano gli edifici. Scheletri vuoti e abbandonati che aspettano di trovare una nuova sistemazione, proprio come fatto per lo spazio Toolbox di via Montefeltro 2. 

Chiara Gallo

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