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Sport | 26 gennaio 2023, 21:35

VIDEO. Varese in festa con la Coppa e i suoi Mastini: «Campioni! Campioni! E ora sogniamo il triplete»

Circa trecento persone si sono ritrovate al Broletto questa sera per celebrare la prima Coppa Italia della storia conquistata dai gialloneri dell'hockey. Piroso fa esultare e cantare anche il sindaco Galimberti. Che dice: «Con questo entusiasmo e questi tifosi è solo l'inizio». Il presidente Bino alla gente: «Vi vogliamo così». Presente anche Beppe Sannino: «Rivivo da tifoso l'ambiente del mio Varese arrivato in B dopo 25 anni». I Ragazzi della Nord arrivano con torce e striscione: "Non è un sogno... è realtà. Grazie di onorare la città"

VIDEO. Varese in festa con la Coppa e i suoi Mastini: «Campioni! Campioni! E ora sogniamo il triplete»

Quando Alessio Piroso, one man show, ha preso la parola al microfono nel dehor del Broletto, pieno centro di Varese, è calato il silenzio: «E ora tutti giù - ha detto l'attaccante dei Mastini afferrando la prima Coppa Italia della storia davanti a circa trecento persone e invitandole a un rito già andato in scena al palaghiaccio - abbassiamoci tutti prima... Ora tutti su, in piedi, a urlare insieme... "Campioni!", "Campioni!", "Campioni!"». In quel momento, di fronte all'urlo e all'applauso di tutti, sindaco Galimberti compreso, si è capita ancora una volta la portata di una vittoria che, di fronte all'entusiasmo irrefrenabile della città, può essere l'inizio di una nuova grande storia.

«E ora, ragazzi, noi sogniamo il triplete. Con il calore di questo pubblico tutto è possibile» ha detto Davide Galimberti, accompagnato al Broletto dal vicesindaco Ivana Perusin e dall'assessore allo Sport, Stefano Malerba, accanto alla grande Coppa, al presidente dei Mastini, Carlo Bino, al vicepresidente e ds Matteo Malfatti e a tutta Varese, ma proprio tutta, radunata per festeggiare i gialloneri che si sono cuciti la coccarda tricolore sul petto 27 anni dopo l'ultimo trionfo.

«Grazie a chi c'è stasera, a chi c'era domenica e a chi c'è sempre stato» ha aggiunto al microfono il capitano, Andrea Vanetti.

È arrivato anche Beppe Sannino, il condottiero del secolo che ha riportato il Varese in serie B nel 2010, per complimentarsi con i gialloneri, e ha usato parole da brivido: «Sono venuto al palaghiaccio e sono rimasto sbalordito. Lì ho trovato lo stesso calore e il senso di famiglia e comunità che spingeva il nostro Varese al Franco Ossola quando conquistammo la serie B dopo 25 anni. Una città unita attorno a una bandiera stavolta la vivo da tifoso: è un onore essere qui a urlare "Forza Mastini"».  

Il presidente Carlo Bino, insieme a Malfatti, al capitano, a coach Claude Devèze - l'uomo meno in vista di tutti, ma il più importante - e ai giocatori, oltre che a tutti i membri dello staff giallonero (ricordiamo, visto che non è stato ancora fatto, anche gli insostituibili steward) e agli insostituibili e inimitabili Mastini Forever, ha usato pochissime parole: «Siamo felici e faremo il massimo giorno per giorno, pensando al prossimo trofeo, cioè al campionato e poi alla Supercoppa dell'autunno - ha detto Bino - vi chiediamo solo una cosa: stateci vicino come avete fatto finora e andremo ancora più lontano. Popolo giallonero, ti vogliamo così».

I Ragazzi della Nord, a sorpresa, hanno coronato la notte della festa con colori e sogni arrivando con alcune torce nel cortile del Broletto, prima del "via" alla musica dato da Federico Pisanti, a cantare per i "campioni" davanti a un gigantesco striscione: "Non è un sogno... è realtà. Grazie di onorare la città". In queste parole c'è davvero la Varese più bella, quella che sa ancora emozionarsi per una squadra che è una grande famiglia varesina. 









Andrea Confalonieri

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