Il Consiglio di Stato ha dato ragione al Comune di Pinerolo sul divieto di caccia sulla collina di Costagrande. Per i magistrati, che si sono pronunciati lo scorso 15 dicembre, il sindaco Luca Salvai ha usato correttamente lo strumento dell’ordinanza per bloccare le doppiette. Federcaccia Piemonte aveva fatto ricorso al Tar contro questa ordinanza, contestandone l’uso per la seconda volta di fila, visto che è un provvedimento contingibile e urgente. Quindi da usare in caso di emergenze.
Il Tribunale amministrativo riconosceva la pericolosità di cacciare in quella zona, ma anche che lo strumento per fermarlo non poteva più essere un provvedimento simile. Il Comune si è rivolto al Consiglio di Stato, che ha riconosciuto corretto l’utilizzo dell’ordinanza, perché Pinerolo non poteva aspettarsi che la Regione – responsabile della regolamentazione in questo campo – non avrebbe messo il divieto di caccia, come le era stato richiesto.
La sentenza soddisfa anche la Lac di Pinerolo, che ora chiede al Governo del Piemonte di “intervenire prontamente istituendo una zona di divieto di caccia a Costagrande che possa finalmente ridare tranquillità agli abitanti ed agli escursionisti che frequentano quell'area ricca di itinerari immersi nella natura”.
Commenti