Arrivano le bodycam per i controllori di GTT, sia per chi viaggia a bordo dei mezzi sia per chi opera nelle stazioni della metro. Questa mattina sulla linea 4 ha preso ufficialmente il via la sperimentazione, che durerà circa due mesi, e punta a garantire maggiore sicurezza agli assistenti alla clientela ma anche ai passeggeri.
L'aggressione
È di lunedì la notizia che due controllori del Gruppo sono stati minacciati sul tram 4 con una pistola (poi rivelatasi finta) da due persone, a cui avevano chiesto di vedere il biglietto. L'ennesimo episodio di violenza contro chi lavora sui mezzi pubblici.
Linee 4 e 51
E proprio sulla linea che attraversa Torino da Falchera fino a Mirafiori, così come sulla parallela 51 che passa su corso Vercelli, opereranno in prima battuta i controllori con le bodycam. I dispositivi, fino a fine anno, verranno utilizzati in modalità test.
Da inizio 2026 gli occhi elettronici saranno operativi: ogni squadra di controllori sarà equipaggiata con almeno una bodycam durante le attività quotidiane di verifica. Le videocamere potranno essere attivate solo in caso di potenziale pericolo per l’operatore o di terzi.
Il dispositivo avvia la registrazione solo su comando dell’operatore ed è dotato di un panic button per comunicare in tempo reale con la Centrale Operativa. Questo consente interventi immediati in situazioni di emergenza. L'obiettivo è poi dotare ciascuna squadra di controllo di una piccola telecamera, estendendo il servizio oltre le linee 4 e 51.
I sistemi di controllo
Le bodycam si aggiungono al sistema di videosorveglianza già presente a bordo dei mezzi e nelle stazioni della metropolitana, soprattutto per il controllo delle fermate. Ma non si tratta dell'unico strumento messo in campo da GTT per garantire più sicurezza ai passeggeri e personale.
Gli assistenti alla clientela seguono corsi di polizia amministrativa, ma anche di gestione del conflitto. "Imparano a riconoscere - spiegano da GTT - anche i segnali di espressione non verbali, come la postura del corpo. Oltre a questo come usare la voce e le giuste parole per calmare l'interlocutore".
"Il nostro obiettivo - spiegano i controllori - è non andare in conflitto e non raccogliere la provocazione. Spesso chi viene multato è arrabbiato perché è stato "beccato" davanti a tutti: lo invitiamo quindi a scendere alla fermata e cerchiamo di farlo calmare. Poi capita anche che ci ringrazino e chiedano scusa".
Meno evasori
Ed il potenziamento degli accertamenti sulle linee 4 e 51 ha dato i primi effetti positivi. È sceso il numero di persone che non paga il biglietto ed in parallelo le multe: molti passeggeri hanno manifestato poi di sentirsi più sicuri.
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