Al triplice fischio finale sono cominciati i festeggiamenti. Torino, come la curva di ultras del Marocco, continua a vivere i suoi Mondiali "di riflesso" grazie alle imprese della Nazionale del Marocco, che dopo aver passato i gironi eliminatori e aver eliminato la Spagna agli ottavi di finale, ai quarti di finale si porta a casa lo scalpo prestigioso del Portogallo di Cristiano Ronaldo e Leao.
Fuochi d'artificio e caroselli
Una festa che è diventata un momento di gioia sfrenata per la grande comunità marocchina torinese, con fuochi d'artificio e caroselli in tutti i quartieri del capoluogo piemontese. Ma soprattutto nella zona Nord, tra Barriera di Milano e Aurora, dove la presenza di immigrati magrebini è decisamente più corposa.
Un copione che si ripete
E così, anche in questo sabato sera, si sono ripetute le scene già viste nella scorsa settimana. Vissute con partecipazione dai tifosi, con curiosità (e magari un po' di invidia, visto che l'Italia è forzatamente spettatrice) da chi abita in zona.
Ora il prossimo scoglio è la semifinale. Il sogno potrebbe anche andare oltre. Di certo, il Marocco potrà dire con orgoglio di essere arrivato fino in fondo alla competizione ospitata in Qatar (in caso di sconfitta al prossimo incrocio disputerà comunque la finale per il terzo posto). Un orgoglio e un traguardo assolutamente impronosticabile, all'inizio dei Mondiali 2022.
"Festa doverosa, il problema è negli altri giorni"
"Questi festeggiamenti sono doverosi perché sono in semifinale e lo avrebbero fatto anche gli italiani. I controlli vanno fatti negli altri giorni", dice Raffaele Petrarulo, ex consigliere comunale di Forza Italia.
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