Il Nazionale

Politica | 05 dicembre 2022, 18:22

Un patto di collaborazione a Cinque stelle per adottare piazza Guglielmone

Un gruppo di attivisti ha chiesto al Comune di potersi prendere cura dello spazio per due anni

Un patto di collaborazione a Cinque stelle per adottare piazza Guglielmone

“Piccola, anonima, fuori dal centro”: queste le caratteristiche che hanno portato un gruppo di pinerolesi ad ‘adottare’ piazza Guglielmone, impegnandosi a prendersene cura per due anni. Per farlo hanno stretto con il Comune di Pinerolo un patto di collaborazione, il primo di una serie di accordi che l’ente v i cittadini a cui verranno affidati dei beni pubblici. “Ci eravamo già occupati del taglio dell’erba e della potatura delle piante lo scorso anno, in estate, quando siamo intervenuti al parco giochi di Abbadia Alpina e piazza Avis. Ora concentreremo gli sforzi in questa piazza” annuncia Umberto Cavaliere, primo sottoscrittore del patto di collaborazione con il Comune, e che si è impegnato nell’impresa assieme ad altri cinque cittadini e attivisti del Movimento 5 Stelle: Marco Inghes, Luca Mastroberti, Oliviero Roli, Walter Tablin e Andrea Paolo Tavella.

Il patto è stato presentato dal Movimento 5 Stelle venerdì 2 dicembre, al centro d’incontro di via Bignone 40 a Pinerolo. “Il regolamento del patto per piazza Guglielmone è il primo approvato, e farà da modello a quelli successivi, perché ogni gruppo di cittadini, anche informale, può fare istanza in Comune – spiega l’assessore all’innovazione, Luigi Carignano –. In cantiere ce ne sono già altri per la gestione del ‘Nodo’, il locale in piazza Vittorio Veneto, e del Bosco urbano partecipato della Tabona. Mentre si sta cercando di stimolare un accordo di questo tipo anche per la gestione del Parco di Via Midana, vincitore dell’edizione 2020 del bilancio partecipativo”.

Tornando a piazza Guglielmone ciò che si punta a fare è “ridare bellezza a una pizza piccola, di per sé anonima, ma comunque bene frequentata” afferma Cavaliere. Tra gli interventi in progetto c’è la cura del verde e la sistemazione delle panchine. “Vorremmo anche posizionare una fontanella e abbiamo già chiesto a Telecom l’autorizzazione per rifunzionalizzare la vecchia cabina telefonica che potrebbe diventare, ad esempio, un punto per lo scambio di libri” aggiunge.

Nessuno dei sottoscrittori del patto di collaborazione abita in zona, ma l’auspicio è di coinvolgere proprio i residenti: “Affiggeremo delle locandine per segnalare la partenza degli interventi, e durante le giornate di lavoro ci saranno banchetti informativi per chiunque voglia avvicinarsi all’iniziativa – spiega –. Inoltre, prevediamo di coinvolgere attraverso i social media l’intera cittadinanza, per decidere la destinazione della cabina telefonica in disuso”.

Elisa Rollino

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