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Politica | 28 ottobre 2022, 16:35

‘Il pipistrello’ si prepara a volare: in arrivo uno spazio per attività commerciali

La maggioranza ha approvato la trasformazione di una parte del piano terra. Le opposizioni invocavano una soluzione complessiva. Ora la variante al Piano regolatore inizia il suo iter per l’approvazione finale

‘Il pipistrello’ si prepara a volare: in arrivo uno spazio per attività commerciali

Dopo 15 anni di ‘immobilità’, il ‘Pipistrello’ di Pinerolo si prepara al volo, con un’ala sola. Ieri sera la maggioranza del sindaco Luca Salvai ha adottato una variante al Piano regolatore che prevede la trasformazione in commerciale di 900 metri quadri. Un quarto del fabbricato (escluso l’interrato), ma il piano terra potrà ospitare interamente una struttura di vendita, visto che dal calcolo delle superfici commerciali vengono esclusi gli uffici, l’ingresso i magazzini…

 

La discussione è durata oltre due ore, con le minoranze che hanno votato contro e hanno chiesto alla maggioranza di prendere una soluzione definitiva, perché, con questa variante, il piano superiore dell'immobile all’imbocco di corso Torino, conserva la destinazione artigianale e non è chiaro quale potrebbe essere il suo impiego.

Dai banchi dell’opposizione si è levata anche la preoccupazione che si tratti di “un cavallo di Troia” per una trasformazione in commerciale dell’intero fabbricato, in un secondo momento – questa è l’espressione usata dal consigliere Dario Mongiello (Pinerolo Trasparente). L’assessore all’Urbanistica Fabiano Vodini l’ha rassicurato, precisando: “Nessun cavallo, ci fermiamo qui”.

Vodini ha anche replicato al capogruppo Pd Luca Barbero, negando che questa modifica consenta nuove edificazioni nell’area, sulla base parametri contenuti nella scheda del Piano regolatore. Lo stesso Barbero, però, ha chiesto alla maggioranza di mettere sul tavolo le cifre, cioè chiarire quanto avrebbe incassato il Comune, tra soldi e opere, per questo provvedimento.

“Tra oneri primari, secondari e contributo straordinario per la trasformazione urbanistica, stiamo tra i 350-400 mila euro” ha indicato l’assessore Vodini, dopo un consulto con il dirigente comunale Antonio Morrone e il professionista incaricato dal proprietario del fabbricato, il costruttore Francesco Gallo.

Inoltre sono previsti una serie di interventi, che verranno definiti e quantificati economicamente in fase di convenzione, e che potranno essere scomputati dai 120 mila euro che Gallo dovrà pagare per l’urbanizzazione primaria. Si tratta di un tratto del percorso ciclopedonale che collegherà Riva con il centro cittadino, un’area pubblica dove possa sostare un bus-navetta per il centro città; un nuovo impianto di illuminazione pubblica, dei marciapiedi e l’asse stradale vicino alla struttura; infine la mitigazione paesaggistica delle visuali, per esempio con delle ‘quinte verdi’.

Ci vorrà comunque ancora del tempo prima di arrivare a questa fase, perché la variante dovrà essere affissa all’albo pretorio per 30 giorni e nei secondi 15 i cittadini potranno presentare osservazioni, a cui il Comune dovrà rispondere, prima di approvare definitivamente il provvedimento.
Dalla Lega al Pd, passando per Berti sindaco, le opposizioni hanno chiesto a Salvai e i suoi di trovare una soluzione complessiva, mettendo mano anche al Piano del commercio, che pianifica lo sviluppo di questo settore in tutta la città. Il primo cittadino, però, l’ha definita “una pianificazione molto complessa e costosa da portare a casa”. E secondo lui non ci sarebbero vantaggi per l’Amministrazione e la collettività, quando l’obiettivo della variante era di risolvere una situazione di degrado alle porte della città e migliorare la viabilità nella zona.

Marco Bertello

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