"Si, ci saremo per dare il nostro contributo alle prossime regionali nell'area del centrodestra: ho già parlato con Cirio". Parola di Paolo Damilano, che dopo un anno passato in Sala Rossa tra i banchi dell'opposizione con Torino Bellissima, punta lo sguardo al 2024. Se al momento un nome non c'è ancora, se non il prevedibile Piemonte Bellissima, l'imprenditore dei vini fa chiaramente capire che non si tratta di una "boutade".
Altre civiche in Piemonte
"Possiamo avere - spiega sulle Regionali - un ruolo di assoluto rilievo: buona parte della famiglia viene da Cuneo". Ma oltre alla Granda, Damilano sottolinea come in questi mesi abbia avviato diversi dialoghi per ricreare dei cloni della sua civica in altri comuni sparsi per il Piemonte. E dopo aver provato a costruire un'alleanza con il centro di Calenda e Renzi alle scorse elezioni, i civici tornano al fianco di Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia.
Le defezioni
A distanza di un anno però Torino Bellissima conta numerose defezioni. Oltre a dieci consiglieri di Circoscrizione, l'abbandono più eclatante è quello dell'ex vicecapogruppo Pino Iannò che ha lasciato Damilano accusandolo di poca visione. "Noi abbiamo ospitato - replica - alcune persone che non potevano creare la loro lista e avevano già fatto un percorso politico. Anche Chiara Appendino in cinque anni ha perso molti consiglieri, eppure nelle ultime elezioni ha dato dimostrazione della sua credibilità". E a Iannò replica: "Si può dire tutto, ma non che non abbiamo visione: portiamo avanti le idee del nostro elettorato".
Torino Bellissima prima per atti presentati
E su questo fronte hanno ripercorso quanto fatto in questi dodici mesi i colleghi Pierlucio Firrao, Piero Abbruzzese e Silvia Damilano. "Ci siamo messi a testa bassa a lavorare, - ha spiegato il nuovo vicecapogruppo Firrao - sapendo che per i civici non era la cosa più semplice da fare: siamo il primo gruppo politico per atti presentati in consiglio comunale". E sulle tematiche su cui si è concentrato il lavoro "la gestione della movida, per indirizzarla in zone dove dia meno fastidio come i Murazzi, che vanno ripristinati". Accanto a questo l'impegno di Abbruzzese per i bambini, con una mozione che chiedeva di abbassare le tariffe dei nidi e aumentare i posti e quello di Silvia Damilano su ambiente e cultura.
Il giudizio
Se Paolo Damilano chiarisce di aver stima per il sindaco Stefano Lo Russo, spiega però come a distanza di 12 mesi "il bilancio non è positivo: la collaborazione e la concordia istituzionale che si erano annunciate fin dall'inizio con la maggioranza non ci sono state". "C'è l'interesse a bocciare gli atti della minoranza e poi magari a ripresentarli modificandoli leggermente: io non posso accettare una cosa di questo tipo".
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