Il Nazionale

Politica | 29 settembre 2022, 09:19

Provincia, Forza Italia chiede di confermare Antoniotti alla vicepresidenza

Mission di Graglia dal nuovo presidente Robaldo. “Sapremo bene collaborare”, assicura il commissario azzurro. Cirio cambia schema di gioco: dopo la sfida elettorale persa con Dalmazzo vuole riposizionarsi anche per restituire la pariglia a Bongioanni (FdI), autore, a giudizio di molti azzurri, del “trappolone”

Provincia, Forza Italia chiede di confermare Antoniotti alla vicepresidenza

“Finita la campagna elettorale (provinciale), si volta pagina e si ricomincia a lavorare per la nostra Provincia. Ieri mi sono recato a Cuneo  per salutare il nuovo presidente, Luca Robaldo. Con  Luca sapremo bene collaborare per il futuro di tutti i cuneesi”.

Così scrive sul suo profilo social Franco Graglia, vicepresidente del Consiglio regionale e da poco commissario di Forza Italia a Cuneo, dopo l’incontro vis a vis, “cordiale e proficuo”, avuto nell’ufficio del Palazzo di corso Nizza.

Nelle parole di Graglia, al di là del galateo istituzionale, si cela la sostanza della mission affidatagli dal suo mentore, il presidente della Regione Alberto Cirio, e cioè perorare la causa della vicepresidenza per Massimo Antoniotti.

Cirio, constatata la sconfitta del suo uomo, Roberto Dalmazzo, sindaco di Lagnasco, che ha combattuto con grinta e onore, non si accontenta di inoltrare i suoi “più fervidi auguri al neo presidente”, vuole sedersi al tavolo della Provincia perché è qui che si disputano interessanti partite politico-economiche per il Cuneese.

Ma è anche un modo per restituire la pariglia a Paolo Bongioanni (Fratelli d’Italia) che – secondo alcuni esponenti azzurri – l’avrebbe trascinato con la motivazione della compattezza del centrodestra nel “trappolone” della sfida provinciale poi rivelatasi perdente più per lui che per Dalmazzo.

Da grande Fregoli della politica piemontese, innesta la retromarcia e cambia schema di gioco. Sa che i Fratelli d’Italia, forti di un risultato senza precedenti alle politiche, gli faranno vedere i sorci verdi in Regione e si attrezza, come può, giocando sempre più in proprio la sua partita.

Ovviamente la vicepresidenza Antoniotti non viene vista con entusiasmo da chi, dopo aver combattuto la battaglia a fianco di Robaldo per portarlo alla presidenza, vede sfumare il sogno di un ruolo che pensava di aver meritato dopo un duro corpo a corpo sul territorio.

È il caso di Davide Sannazzaro, responsabile provinciale degli Enti locali del Pd, o di Silvano Dovetta, sindaco di Venasca, che ha portato in dote a Robaldo i voti di pressochè tutta la sua Unione Valle Varaita e non solo.

Tutti i big politici vanno ripetendo che la Provincia ormai conta poco, ma – come è stato dimostrato nei giorni scorsi – quando si arriva al dunque affilano i coltelli.

Ora, dopo la battaglia, si invoca la pace. O almeno un armistizio.

Per questa ragione Cirio ha inviato il suo emissario a portare un ramoscello d’ulivo (in cambio della vicepresidenza) al suo ex capo di gabinetto che ora ha scalato il Palazzo che fu di Giolitti.

GpT

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