1) Buongiorno e bentornato al campionato di serie D, che riaccoglie Varese e Varesina nel girone B. Il Varese preferisce questa scelta rispetto al girone A mentre per i rossoblu è indifferente visto che a Venegono vivono tutto con l'entusiasmo della prima volta, anche se non è la prima volta: lei, girone B della serie D, come si presenta?
Sono un campionato di sorprese, novità e insidie che voi non conoscete. A volte lo sconosciuto può affascinare ma a volte può essere buio e pericoloso: l'importante, per chi non mi conosce, è tenere le antenne dritte fin dalla prima partita.
2) Dai duelli con il Varese in serie B (realizzò una tripletta alla squadra di un certo Pavoletti...), Caracciolo è diventato il presidente del Lumezzane, l'unica avversaria con un nome da serie C del girone: lei è sensibile a blasone e pubblico, caro campionato?
Per vincere a casa mia il blasone conta zero, il pubblico invece sì: trascina, spinge e a volte può anche fare paura, però bisogna saperlo portare dalla propria parte, conquistandolo con il sacrificio e la voglia di andare oltre i propri limiti. Non conta fregiarsi di essere favoriti ma dimostrare di essere pronti alla sofferenza, all'umiltà e al rispetto di tutti, pur con una voglia matta di vincere dalla prima partita.
3) Delle 18 squadre in lizza, pochissime avranno più di 500 spettatori a partita: il pubblico può fare ancora la differenza sui suoi campi, come si augura il Varese?
I tifosi sono il giocatore in più, soprattutto per chi può averli: ma, ripeto, bisogna meritarseli perché facciano la differenza. Nei primi mesi il pubblico non va nemmeno guardato: si va in campo e si lavora per dimostrare qualcosa, credibilità, attaccamento e serietà innanzitutto, e poi ci si potrà voltare verso le gradinate.
4) Si metta nei panni di un tifoso del Varese: perché dovrebbe venire alle partite con il Villa Valle, la Real Calepina, il Breno, il Brusaporto, il Sona dopo che l'anno scorso andava a vedere a fatica Novara, Sanremese, Casale...
Domanda difficile: sembrano passati anni da quando un'invasione biancorossa a Sanremo spinse la squadra a vincere i playoff e a sognare. Uno dei motti del vostro pubblico è "sono varesino e me ne vanto"... me ne vanto anche nei campi da cercare su google maps per capire come arrivare.
Io, piccolo grande campionato di serie D, credo che i tifosi del Varese partano più che mai con un solo obiettivo: vincere ovunque vadano. "Brucia" sedersi sulle mie tribune da sette anni, e sono stufi: dovrei essere il campionato del sacrificio finale per questa gente che mi vive quasi come un'ultima chance per andare su e non ne può più di me. Sacrificatevi, allora, e andate in posti che non conoscete, navigando un po' di più su google map. Pensate a quello studente che a maggio deve fare 300 interrogazioni e verifiche motivato dal fatto che, poi, troverà il suo amato mare.
5) E si metta anche in quelli di un tifoso della Varesina, che ha conquistato spazio anche grazie al radicamento del vivaio e alla solidità economica della società che investe da anni sul territorio e sulle strutture: come deve vivere questa stagione?
Il progetto, la programmazione e le strutture contano nei campionati di vertice e in quelli minori come me. Avere un metodo e le persone che credono e perserverano in quel metodo, funziona. Se fossi un tifoso della Varesina vivrei questo campionato in modo leggero, come se fosse un premio dei sacrifici fatti dalla proprietà e dalle persone: la leggerezza aiuta a non sentire troppo il peso della responsabilità e fa sognare. Leggerezza e consapevolezza di poter sorprendere, senza dimenticarsi da dove si arriva per non fare un salto troppo alto e non farsi male alla prima caduta.
6) Dica la verità, caro campionato: cosa si aspetta da società, tifosi e squadra del Varese?
Mi aspetto di non averli più in casa perché è un po' troppi anni che succede: sono in tanti, fanno casino, scrivono... Sa, noi qui siamo tranquilli, realtà come le vostre ci piace vederle una volta, rimanerne stupiti e prendere spunto, orgogliosi di averle affrontate.
Dai tifosi del Varese mi aspetto di ritrovare quell'entusiasmo trascinante che ha fatto parlare del nostro campionato ovunque e che ho visto a Sanremo, Novara... quelle sono scintille di passione che danno una scossa anche a me e a chi vive questo torneo, facendoci sentire importanti. Riportate sui campi quel coro di Sanremo e fateci capire cosa avete davvero di diverso da questo girone e da questo campionato.
Ai giocatori dico di non avere paura di vestire questa maglia: so che è pesante soprattutto per i giovani, ma correndo e lottando la paura poi passa.
Alla società dico: andate su, ora o mai più. Non voglio rivedervi.
7) Stessa domanda sulla Varesina.
Sorprendetemi: fatemi capire cosa avete di speciale, qual è il segreto che ha portato una realtà piccola come la vostra ma strutturata, potente, rispettata e rigorosa stabilmente a un passo dal calcio che conta e da realtà più blasonate. Stupitemi se ci riuscite.
8) Varese-Varesina: chi vince il derby?
La Varesina vince a Masnago, il Varese a Venegono.
9) Arconatese (Chessa), Franciacorta (a guidarlo è Sgrò, l'attacco è stellare), Desenzano (Tacchinardi in panchina), Lumezzane (Caracciolo comanda, Luca Forte ex Varese segna): tra le quattro ci dica chi la convince di più per il vertice.
Sono tutte squadre interessanti: io sono affascinato dall'accoppiata Caracciolo-Forte. Quest'ultimo aveva grandi qualità, si è un po' perso ma ha voglia di riscatto e di dimostrare che non c'entra nulla con questa categoria. Dovessi scommettere, punterei sul Lumezzane. Il Desenzano è una sorpresa, e il problema delle sorprese è la continuità. L'Arconatese invece la conosciamo bene, sappiamo la qualità del suo centravanti: si giocherà il ruolo di antagonista del Varese insieme alla Varesina.
10) Cosa si augura un campionato come lei per Varese, Varesina e anche Caronnese, che è sempre lì ma dovrà lottare per salvarsi.
Mi aspetto dal Varese che porti grandeur e faccia crescere il mio girone, oltre a tutti quei ragazzi pieni di sogni che ci giocano: vorrei che chiunque lo affronti, si senta in una situazione mista di soggezione e motivazione.
Sulla Varesina dico questo: magari non ha un pubblico enorme ma ha dimostrato che si può fare bene calcio, coinvolgere centinaia di giovani, radicarsi nel territorio e arrivare lontano con la pianificazione e le persone al posto giusto nel momento giusto. Non chiedo agli altri di ammetterlo ma di munirsi di un foglio e una penna e, in silenzio, prendere spunto.
Sulla Caronnese non ho più parole: cambiano i fattori ma il prodotto non cambia e, ogni anno, anche se è sempre più difficile, supera sé stessa. Anche se di Caronnese, in questo girone, ne vedo in giro più che dalle parti del mio fratello girone A...
Prima giornata serie D girone B, domani ore 15
Arconatese-Seregno, Breno-Real Calepina, Brusaporto-Casatese, Desenzano-Sona, Caronnese-Virtus CiseranoBergamo, Varese-Alcione (arbitro Claudio Giuseppe di Molfetta, abbonamenti e biglietti ai botteghini dalle 13.30: tagliandi a 16, 12 e 8 euro), Caratese-Lumezzane, Ponte San Pietro-Sporting Franciacorta, Villa Valle-Varesina (arbitro Michele Criscuolo di Torre Annunziata, campo sportivo di Villa d'Almè, biglietti a 12 e 6 euro).
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