Tutto è partito per caso, da un regalo di un fornitore e a giugno la squadra dell’Animal House di None ha coronato il sogno di diventare campione d’Italia di freccette, dopo lo stop per la pandemia, che ha complicato il cammino.
La storia del club parte nel 1996 da un fatto casuale: “Un nostro fornitore ci regala un bersaglio per le freccette, noi inizialmente lo usavamo per impilare i fusti di birra” rivela Daniele Sergi, 57 anni, titolare, assieme alla moglie Irene Marengo, della birreria di None che dà il nome alla squadra. La storia cambia una sera d’agosto: “Un nostro amico vede il bersaglio e ce lo fa montare – ricorda Sergi –. Quella sera non c’era nessuno e lui ci ha spiegato le regole”. A settembre viene organizzato un primo torneo nel locale e nel gennaio del 1997 viene costituita la squadra, che oggi conta una ventina di tesserati, ed è uno dei club più numerosi.
Da quella casualità nasce una vera e propria passione, in cui Sergi e Marengo mettono impegno, tanto che lui riesce anche a vestire più volte la maglia azzurra.
“Nella nostra squadra sono passati diversi componenti, alcuni sono andati in altri club, altri hanno smesso o per impegni personali o perché hanno capito le difficoltà di questo gioco – spiega –. Giocare a freccette sembra facile, ma quando partecipi alle competizioni ufficiali, ti accorgi che il livello è alto”.
A segnare un’altra tappa importante nella storia della squadra è la Coppa delle Regioni del 2018: “Il Piemonte l’ha vinta schierando 3-4 nostri componenti, quindi abbiamo capito che potevamo puntare al titolo di campioni italiani” osserva Sergi. Altro tassello su questo percorso è la Coppa Italia vinta nel 2020. Poi l’emergenza Covid ha cancellato la parte finale del campionato 2019-2020 e quello 2020-2021, allontanando l’obiettivo: “Abbiamo fatto i salti mortali per tenere unita la squadra, con gli ultimi innesti, malgrado il periodo in cui si facevano pochissimi tornei”. E finalmente il sogno viene coronato nel campionato 2021-2022, che si è chiuso con le finali del 4-5 giugno a Pieve di Cento, in provincia di Bologna.
L’Animal House, oltre a Sergi e Marengo, schiera Marco Apollonio, Stefano Zanone, Danilo Vigato, Riccardo Castelli, Maximillian Moioli e Jojo Tamares, giocatori provenienti da diverse parti del Piemonte, tranne l’ultimo che viene da Genova.
“A Pieve di Cento abbiamo vinto un paio di gare 5 a 4, ma non abbiamo mai avuto paura di non farcela, perché eravamo convinti dei nostri mezzi” confessa Sergi, che è anche presidente della Federazione piemontese e, per lui, questo risultato è stato doppiamente motivo di orgoglio: “Noi volevamo vincere un campionato, perché in Piemonte mai nessuno era riuscito a farlo”.
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