Sono l’ex amministratore delegato di Amat, in quota Iren, Valter Cammelli e il direttore esecutivo di Rivieracqua Valerio Chiarelli gli indagati per i reati di inquinamento ambientale a seguito delle indagini indagini condotte dalla Capitaneria di Porto coordinate dal pubblico ministero Antonella Politi della procura di Imperia in merito al depuratore del capoluogo.
I militari della Guardia costiera hanno notificato ai dirigenti delle società che negli ultimi anni si sono succedute, appunto, nella gestione del depuratore, gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari. Gli altri reati contestati sono inquinamento per getto pericoloso di cose e inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità.
Cammelli è difeso dall’avvocato Stefano Savi di Genova, Chiarelli ha nominato proprio legale Fausto Mazzittelli del foro di Savona. “Posso solo dire -dichiara al nostro giornale Valerio Chiarelli – che Rivieracqua sta facendo il possibile e del proprio meglio per risolvere una situazione incancrenita creata da altri di cui tutti erano a conoscenza trovandosi a risolvere situazioni tecnicamente complesse in un momento, tra l’altro, di crisi finanziaria”.
La gestione del depuratore di Imperia è transitata da Amat a Rivieracqua per atto firmato dall'allora vicesindaco Guido Abbo nel novembre 2017.
Le indagini di polizia, sono state effettuate attraverso campionature in mare, ion aria e da terra . Rilevata la presenza di inquinamenti provenienti da sostanze chimiche, organiche e di tipo fecale ed in particolare notevoli percentuali di batterio escherichia coli, anche avvalendosi del supporto di Arpal Liguria.
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