Un migliaio di lavoratori di Ansaldo Energia sono in corteo questa mattina dopo l'annuncio di ieri da parte dell'azienda che ha comunicato la situazione di pre fallimento con un rischio esuberi per centinaia di dipendenti a Campi.
”Quello che sta accadendo in Ansaldo Energia è una vera e propria vergogna che non lasceremo passare”, ha commentato Igor Magni Segretario Generale della Camera del Lavoro di Genova - la priorità ora è fare quadrato per salvare e dare prospettive ad un’azienda storica del territorio e strategica per il Paese: sindacato, politica, istituzioni devono remare tutte nella stessa direzione scongiurando il peggio e cercando soluzioni che non penalizzino le maestranze, le uniche che in questa vicenda non hanno responsabilità – e conclude - Il fallimento di Ansaldo Energia sarebbe un colpo mortale per l’industria genovese e del Paese".
Il corteo, diretto verso il centro, è partito intorno alle 9, dopo un'assemblea davanti ai cancelli in via 30 giugno, a Campi, sede dell'azienda. Si segnalano possibili disagi.
A lanciare l'allarme ieri i sindacati: "Ci è stato comunicato che l’Ansaldo è entrata ufficialmente in una situazione di pre-fallimento, con i debiti che superano i ricavi di centinaia di milioni di euro, e che se l’azionista di maggioranza, la CdP, non ricapitalizza. L’Ansaldo sarà commissariata portando i libri in tribunale, senza avere nemmeno i soldi per pagare gli stipendi ai dipendenti: un disastro".
Il sindacato fa notare come le scelte dell'azienda negli ultimi anni siano state catastrofiche, e che il volume di lavoro si sia ridotto drasticamente portando a un piani industriale che "sarà lacrime e sangue, con centinaia di esuberi, finalizzato a ridimensionare anno dopo anno Ansaldo Energia.
Ansaldo, Apa (UILM Liguria): "Situazione disastrosa, dopo due anni nulla è cambiato"
"A seguito dell'incontro avvenuto con l'AD di Ansaldo Energia, quest'ultimo ha comunicato l'esito dell'ultimo Consiglio d'amministrazione, evidenziando una situazione alquanto disastrosa.
Infatti il consiglio, a seguito di un risultato negativo della semestrale di 585 milioni di euro, ha deciso di applicare l'articolo del codice civile 24-46.
La decisione porterà al ricorso ad un progetto di svalutazione riducendo il capitale sociale di un terzo, capitale che va ricostituito entro un anno con l'azienda impossibilitata a erogare utili e dividendi nel periodo previsto, pena il rischio di commissariamento.
"Dopo due anni di gestione da parte del nuovo management, nulla è cambiato - commenta Antonio Apa, coordinatore regionale della Uilm Liguria - le linee indicative fornite non risolvono i problemi di carenza d'ordine né la situazione finanziaria gravosa. Risolvere problemi strutturali con la svolta green e con l'idrogeno non risolve i problemi strutturali di Ansaldo: occorre intervenire sulla struttura, sull'ingegneria, su service, acquisti e logistica per rendere l'azienda efficace ed efficiente" prosegue.
"Il ritardo accumulato sui cantieri e il mancato intervento portano a questo: se l'azienda pensa di presentare un piano industriale con i parametri del 24-46, se pensa di seguire un piano redatto dai consulenti della Boston che fa acqua da tutte le parti, si sbaglia" conclude Apa.
Uilm, FIM e Fiom hanno rigettato ogni proposta: ogni discussione va fatta con Cassa Depositi e Prestiti al tavolo, sgombrando lo stesso da qualsiasi proposta di eccedenza strutturale. Domani si terrà unitariamente un'assemblea per informare i lavoratori. Da settembre è già pronta una mobilitazione con istituzioni e con la città intera per non perdere il più grande presidio industriale della regione, che dà lavoro a 2.400 persone, che arrivano a 4.000 con l'indotto: sarà battaglia vera".
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