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Politica | 06 luglio 2022, 07:17

Cuneo, la Giunta è nelle mani della sindaca Patrizia Manassero

Oggi riunione plenaria dei quattro gruppi. Restano aperti il problema dell’attribuzione numerica a ciascuna formazione e il nodo della presidenza del Consiglio comunale, al momento vacante e in questa fase, inspiegabilmente, poco ambita

Cuneo, la Giunta è nelle mani della sindaca Patrizia Manassero

Dopo un primo giro di consultazioni, in cui Patrizia Manassero ha incontrato separatamente le delegazioni dei quattro gruppi di maggioranza, oggi pomeriggio, alle 14, c’è la prima riunione plenaria. 

La sindaca metterà i quattro gruppi davanti alle loro responsabilità, poi dirà loro quali sono i suoi intendimenti, a prescindere dai desiderata di ciascuno. 

La legge le dà ampia facoltà perché la nomina degli assessori è di sua esclusiva competenza, trattandosi di incarico fiduciario. 

Patrizia Manassero non può trascurare il fatto che in Consiglio le sarà necessaria una maggioranza, ma quale gruppo sarebbe disposto ad assumersi la responsabilità di negare la fiducia ad un sindaco appena eletto? 

Le tensioni tra le liste - e ancor più dentro le rispettive formazioni - restano palpabili, ma se la sindaca lascerà che proliferino, queste andranno ingigantendosi e sarà sempre più difficile mettervi mano. 

Queste considerazioni per dire che il varo della giunta potrebbe essere questione di ore oppure – se la “plenaria” odierna non approderà a soluzioni condivise – il perdurare delle fibrillazioni potrebbe dilatare i tempi a dismisura. 

L’ultima grana scoppiata – sembra un paradosso – è che la presidenza del Consiglio comunale sembra far gola a pochi. 

Se fino a qualche giorno fa a quel ruolo sembrava destinato al primo eletto nella lista Pd, Antonino Pittari (334 preferenze), ora qualcosa è cambiato perché, pare, che Pittari preferirebbe l’incarico di assessore a fianco di Sara Tomatis (309 preferenze).

Ma nella lista del Partito Democratico in pole ci sono anche Carla Isoardi (304); Gianfranco Demichelis (226) e Erio Ambrosino (189). 

Lo schema aritmetico, alla luce del logaritmo che ha sostituito il manuale Cencelli che la sindaca aborrisce, potrebbe essere questo: 2 assessori al Pd (più il sindaco); 3 assessori al Centro (più il vicesindaco); 2 ciascuno a Crescere Insieme e a Cuneo Solidale e Democratica.     

In questo già difficile gioco ad incastro dovrebbe trovare spazio anche la figura del presidente del Consiglio, che in questa fase (inspiegabilmente) appare poco ambita. 

Centro per Cuneo ha però alzato il prezzo in virtù di un accordo che sarebbe stato sottoscritto col Pd nel momento in cui è stato scelto il candidato sindaco. Al Centro, in cambio del passo indietro di Serale, sarebbero spettati 4 assessori più il vicesindaco.

Ciò che non è chiaro – perché nessuno ha saputo (o voluto) spiegarlo – è se e quanto il risultato elettorale avrebbe influito sull’intesa. 

Chi invoca l’algoritmo - soprattutto Crescere e Cuneo Solidale - si basa sul verdetto delle urne e, sulla scorta di questo, considera esosa la richiesta di 5 assessorati e ritiene che, nell’incontro odierno, la rivendicazione dovrà essere riportata a più miti consigli. 

I tre ragionevoli assessorati in quota Centro – oltre al vicesindaco Luca Serale - potrebbero essere ricoperti da Valter Fantino (319 preferenze), Cristina Clerico (275) e Luca Pellegrino (245). Questo il possibile quadro, se verrà considerato il consenso come parametro prioritario. 

Se invece entreranno in gioco anche altre valutazioni, potrebbero rientrare in pista Davide Dalmasso (210 preferenze), assessore uscente, o Silvano Enrici (206), generoso sherpa di lungo corso. 

Toccherà, in ultima analisi, al coordinatore della squadra, Beppe Delfino, sentiti i suoi uomini e le sue donne, fare la scelta su chi mandare nell’esecutivo. 

Per Crescere Insieme, appare certa sin d’ora la riconferma di Paola Olivero (218 preferenze). Più difficile prevedere chi il coordinatore del gruppo, Marco Bertone, vorrà al suo fianco in giunta.

Le ipotesi sono tutte nella testa di serie della lista: Elio Beccaria (203 preferenze); Andrea Girard (199); Mario Di Vico (130); Luca Paschiero (125). 

Crescere fa genericamente sapere che “terrà conto dei voti (sono stati proposti alla sindaca esclusivamente nomi di chi è stato eletto in Consiglio) e dell’appartenenza al gruppo da più lunga data”.                  

Cuneo Solidale e Democratica mette in campo Marco Vernetti (298 preferenze), assessore uscente; Alessandro Spedale (219), presidente del Consiglio comunale nella seconda metà della consiliatura e la new entry, il medico Stefania D’Ulisse (195). 

Tutto ciò senza dimenticare che la sindaca potrebbe sempre avanzare, pur pescando nella cerchia degli eletti (visto che non vuole avvalersi di assessori esterni) qualche soggetto di sua stretta fiducia. 

La partita è aperta. Se i giochi si chiuderanno lo scopriremo in serata.

Giampaolo Testa

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