Se dovessi associare le elezioni Amministrative di Asti a una sola immagine, molto probabilmente sceglieremmo lo scatto di Efrem Zanchettin che immortala Maurizio Rasero sollevato di peso da due sostenitori poco dopo che la matematica ha confermato quello che lui ha sostenuto fin dalle prime dichiarazioni a metà pomeriggio, con pochi seggi già scrutinati. Ovvero che avrebbe vinto al primo turno, riconfermando sindaco di Asti per un secondo quinquennio (“E se cambieranno la legge sono pronto a candidarmi anche per un terzo”, ha affermato con convinzione).
I RISULTATI
Maurizio Rasero 55,65% 16.709 voti
Paolo Crivelli 37,48 11.255 voti
Salvatore Puglisi 2,43 731 voti
Chiara Chirio 2,03 609 voti
Marco Demaria 1,34 403 voti
Maurizio Tomasini, 0,76 227 voti
Margherita Ruffino 0,31 93 voti
Affluenza 52,2 contro il 57,49% del 2017
ASTINSIEME, STACCATA DI QUASI 20 PUNTI, FALLISCE L'OBIETTIVO
Ora che le schede sono state scrutinate, si può finalmente affermare a chiare lettere ciò che i fautori della candidatura di Paolo Crivelli, persona degnissima finita un po’ suo malgrado al centro del ‘tritacarne’ politico, hanno sempre negato (e che, probabilmente, continueranno a negare). Ovvero che – al netto dello slogan secondo cui la diversità di punti di vista un arricchente – il collante primario che ha tenuto insieme realtà molto differenti tra loro, quali ad esempio ‘CambiAMO Asti’ di Angela Quaglia e il 'Movimento 5 Stelle' o 'Ambiente Asti', è stato il tentativo di creare un fronte compatto da opporre a Rasero.
Ovvero dar vita a quello che, senza mezzi termini, in una dichiarazione rilasciataci nel tardo pomeriggio il rieletto primo cittadino ha definito “il sesto referendum” di questa tornata elettorale, in aggiunta ai cinque sulla giustizia: quello pro o contro Maurizio Rasero. Un tentativo che, alla luce degli esiti delle urne, non è azzardato definire fallimentare.
IL PRIMO CITTADINO FA STRIKE ANCHE CON LA LISTA CIVICA
Mentre la lista civica del primo cittadino veleggia ben oltre il 26% – più che doppiando il Partito Democratico, prima forza di minoranza, che si è fermato poco al di sopra del 10% – i gruppi d’opposizione che nel corso del quinquennio si sono più speso per criticare l’operato della giunta sono stati quasi tutti molto ridimensionati. Al netto del risultato ottenuto da 'Uniti si può', che ha sostanzialmente mantenuto le percentuali di 5 anni fa, CambiAMO Asti ha perso un paio di punti percentuali e il Movimento 5 Stelle è precipitato da oltre il 15%, che aveva consentito a Massimo Cerruti di sfidare Rasero al ballottaggio, a poco più del 3%
RASERO, CRIVELLI (A QUASI -20%) E AI RESTANTI CANDIDATI... LE BRICIOLE
Chiaramente anche nella maggioranza non tutti sorridono: ad esempio la Lega, che aveva trionfato alle Regionali, non è andata oltre a un sostanziale mantenimento delle percentuali ottenute 5 anni fa, vedendosi nettamente sopravanzata dai 'Fratelli d’Italia' del vicesindaco Marcello Coppo, ma è comunque nell’ampio fronte dell’opposizione che si raccolgono i cocci. Sia per quanto riguarda le singole liste, come già indicato, e sia guardando ai risultati ottenuti dai candidati sindaci. Tra il rieletto Rasero e il diretto inseguitore Paolo Crivelli c’è una forbice di quasi 20 punti percentuali: un abisso, a maggior ragione considerando che è stata ottenuta al primo turno.
Per ‘trovare’ il candidato che occupa il gradino di un ipotetico podio, ovvero Salvatore Puglisi, bisogna sottrarre altri 35 punti percentuali a quelli ottenuti dal candidato di AstInsieme. E, naturalmente, le urne non hanno riservato miglior sorte ai restanti aspiranti sindaci. Chiara Chirio (Italexit) si è fermata al 2%, Marco Demaria (Azione) ancora più in basso con poco più dell’1%, pur incassando l’apprezzamento del sindaco rieletto che, incontrandolo in piazza San Secondo, gli ha detto “Se non fossi stato candidato in prima persona, probabilmente avrei votato per te”. Infine Maurizio Tomasini (Ancora Italia) e Margherita Ruffino (Il popolo della Famiglia) non arrivano al punto percentuale ciascuno.
AL VIA IL SECONDO QUINQUENNIO
In sostanza, la maggioranza della pur ridotta (poco più del 50% degli aventi diritto) percentuale di elettori che si sono recati alle urne ha incontrovertibilmente rimarcato il proprio sostengo e la propria fiducia nei confronti di Maurizio Rasero. Che nel prossimo quinquennio, confidando il Covid resti sotto controllo e non si verifichino altre emergenze al momento non prevedibili, dovrà dimostrare di meritarla portando a compimento il programma per la città che, come ha più volte ribadito durante la campagna elettorale, è stato pensato su un arco decennale. Nessuno degli altri candidati a sindaco (tranne Crivelli) entra in Consiglio.
In tarda serata è arrivato a complimentarsi con il sindaco rieletto anche il senatore Berutti.
LE VIDEO INTERVISTE CONCESSE NEL CORSO DELLA GIORNATA POST ELETTORALE
ORE 17.30
ORE 19.40
ORE 21
Commenti