È Giorgio "Igo" Mamberto, volto noto del mondo turistico savonese, l'uomo che ha perso la vita nell'incidente stradale avvenuto attorno all'ora di pranzo lungo la via Aurelia a Finale Ligure.
Mamberto, secondo quanto emerso dai primi riscontri, avrebbe accusato un malore mentre si trovava alla guida del suo mezzo andando così a sbattere contro la parete della galleria di Capo San Donato. Nonostante l'intervento tempestivo dei soccorsi e i tentativi di rianimazione, per il 73enne finalese non c'è stato nulla da fare.
Quella dei Mamberto è una dinastia che ha lasciato un segno indelebile sull'industria del turismo locale. Fondata nel 1950 dal dottor Carlo Mamberto (scomparso nel '65, a cui Finale ha intitolato una piazza quale pioniere del turismo in Liguria), la Mamberto srl è un'eccellenza tra gli operatori incoming della Riviera Ligure. Un'azienda in grado di rappresentare, con le sue cinque agenzie situate lungo l’arco della Riviera (La Spezia, Finale Ligure, Pietra Ligure, Alassio e Diano Marina) i più importanti Tour Operator d’Europa e offrire al mercato internazionale un’ampia selezione di strutture ricettive nelle più belle località della costa.
Dopo la morte del padre Carlo, i figli Giorgio, Mimmo (scomparso nel 2017), Mally e Tino avevano preso in mano la gestione dell'azienda. "Igo", che lascia la moglie Betty e i figli Tommaso e Benedetta, ricopriva il ruolo di direttore amministrativo nella sede direzionale e operativa di Borgio Verezzi.
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