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Politica | 20 maggio 2022, 15:22

Giorgia Meloni a Cuneo per sostenere i candidati del centrodestra a Cuneo, Savigliano e Mondovì [VIDEO e FOTO]

Sala Einaudi gremita per lei, accolta come una rockstar. Ha evidenziato le grandi eccellenze del territorio dicendo: "Questa è la provincia d'Italia dove si mangia meglio"

Giorgia Meloni a Cuneo per sostenere i candidati del centrodestra a Cuneo, Savigliano e Mondovì [VIDEO e FOTO]

Giorgia Meloni a Cuneo per sostenere la candidatura di Franco Civallero, candidato sindaco per ilcapoluogo della Granda. Non solo lui ma anche Gianluca Zampedri per Savigliano ed Enrico Rosso per Mondovì.

Accolta come una rockstar in una sala Einaudi gremita in ogni ordine di posto, con tutti i big di Fratelli d'Italia, dall'onorevole Monica Ciaburro a Wiliiam Casoni a Paolo Bongioanni.

E' iniziato da qui il tour piemontese della Giorgia nazionale, che la vedrà fare tappa anche ad Alessandria e ad Asti. L'esordio del comizio è sulle note dell'Inno nazionale, tutti in piedi a cantare, molti con la mano sul cuore

Gli onori di casa li ha fatti William Casoni, che ha ringraziato la Meloni per la sua presenza, dopo cinque anni, a Cuneo. E' toccato poi a Franco Civallero presentare i punti principali del suo programma, dalla sicurezza ai parcheggi, dall'attenzione alle frazioni ai giovani.

Ma la platea era tutta per Giorgia Meloni: "Governare una città non è amministrare un condominio: non basta amministrare i conti o cambiare una lampadina. Serve una visione, la politica è visione e i tecnici ci devono dire come realizzarla, ma non possono governare. Siamo nel capoluogo di una provincia crocevia con la Francia e l’Europa, una provincia con molti campanili, pieno di identità e di eccellenze. Ma servono le infrastrutture per valorizzare questa ricchezza. Io conosco tutta l'Italia: bene come si mangia qui, non si mangia in nessn altro posto".

Infine: "In questo Paese se non si è di sinistra pare che non si possa essere presentabili. Invece io dico: noi come centrodestra siamo molto presentabili, perché non facciamo ideologia ma guardiamo e interpretiamo la realtà".

Ipe

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