Il Nazionale

Cronaca | 21 aprile 2022, 15:00

Imperia, affaire Porto turistico: tra Comune e Ilvo Calzia accordo quasi raggiunto. Il dirigente tratta un risarcimento di 200mila euro

Assolto nel processo di Torino era stato sospeso dai sindaci Strescino e Capacci. La richiesta di 249mila euro comprendeva anche il demansionamento una volta reintegrato in servizio

Imperia, affaire Porto turistico: tra Comune e Ilvo Calzia accordo quasi raggiunto. Il dirigente tratta un risarcimento di 200mila euro

Potrebbe chiudersi con un accordo extragiudiziale su una base di 200mila euro il contenzioso tra il Comune di Imperia e il capo Dipartimento del settore Urbanistica di Palazzo Civico, Ilvo Calzia che attualmente è anche sindaco del comune di Pontedassio. 

Con oltre 180 pagine di ricorso Roberto Trevia, l’avvocato di Calzia coinvolto nell’inchiesta del Porto turistico del capoluogo dalla quale è uscito totalmente assolto, aveva presentato causa contro il Comune per i provvedimenti di sospensione assunti dalle amministrazioni Strescino e Capacci nei confronti del dirigente.

La richiesta risarcitoria era, appunto, di 249mila euro, oltre alle somme dovute per i danni morali, d'immagine, e per le gravi patologie insorte in seguito alla sospensione. A ciò si aggiungono i danni da demansionamento subito dopo il reintegro in servizio. La cifra di 249 mila euro sarebbe , appunto, per i mancati stipendi durante il periodo di sospensione e per l'errata corresponsione dell'assegno familiare, che risulterebbe di molto minore a quanto previsto dalla legge.

L'amministrazione Capacci aveva contestato alcuni lavori svolti senza autorizzazione durante tale periodo e aveva applicato una serie di sanzioni disciplinari. Per integrare il modesto assegno familiare Calzia avrebbe svolto alcuni lavori non autorizzati, "senza sottrarre risorse e tempo al comune" visto che era sospeso dal servizio. Calzia fu sospeso, in contrasto con la decisione del giudice che ne disponeva il pieno rientro al lavoro. Nonostante la sentenza di assoluzione in primo grado, l’amministrazione Capacci aveva mantenuto la sospensione per diversi mesi, in attesa di creare un nuovo settore, in quanto quello dell'Urbanistica era stato nel frattempo soppresso.

Il sindaco Capacci lo reintegrò nel nuovo settore patrimonio, pianificazione e Tpl, un provvedimento che Calzia e il suo legale definiscono un evidente demansionamento. Successivamente gli fu affidato anche il settore Ambiente, in concomitanza con le indagini sul depuratore cittadino. Calzia lamentava di non avere adeguata formazione in materia, come si legge dall'atto. Solo nel 2018 il Comune ha deciso di reintegrarlo alle mansioni originarie.

La prossima udienza  si terrà il 26 maggio. Nel frattempo il Comune, rappresentato dall’avvocato Davide Carpano dovrà emettere gli atti necessari per procedere o meno all'accomodamento, oppure attendere il pronunciamento del giudice. 

Diego David

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