Il Nazionale

Politica | 12 aprile 2022, 16:40

Comune contro Regione: "Marrone alimenta con i soldi pubblici la propaganda anti-abortista"

Domani si riunisce Osservatorio sulla salute delle donne. Anche la Rete +194voci contro la Regione: "Stanzi soldi per contrasto alla precarietà che è il vero "contraccettivo della vita"

Comune contro Regione: "Marrone alimenta con i soldi pubblici la propaganda anti-abortista"

Il Comune di Torino sulle barricate contro l’assessore regionale Maurizio Marrone che questa mattina ha annunciato di stanziare 400 mila euro per progetti di tutela materno-infantile. Un investimento che l’assessore comunale alle Politiche Sociali Jacopo Rosatelli definisce “ideologico, per alimentare con i soldi pubblici la propaganda anti-abortista”.

"Direzione Marrone paternalista e patriarcale"

E Palazzo Civico vuole segnare nettamente la distanza dalla direzione “paternalista e patriarcale dell'assessore Marrone”. “Per la Città – continua Rosatelli - la libertà e l'autodeterminazione delle donne nei loro diritti sessuali e riproduttivi sono parte integrante delle politiche sociali e sanitarie”

Al Martini 70% dei medici contro aborto

L’assessore sottolinea come “l'interruzione volontaria di gravidanza è una facoltà che troppo spesso è difficile da esercitare a causa dell'elevato numero di medici obiettori”. Secondo gli ultimi dati diffusi dallo stesso Rosatelli, su richiesta del capogruppo della lista Civica Per Torino Silvio Viale, al Maria Vittoria il 70% dei medici si rifiuta di effettuare aborti. Meglio la situazione negli altri ospedali torinesi, dove al Martini sono appena il 33.3%, il 50% al Mauriziano e 61.2% al Sant'Anna.

Domani riunione Osservatorio Salute donne

Palazzo Civico annuncia poi di passare all’azione contro “le strumentalizzazioni politiche dei corpi delle donne”: domani, dopo anni di inattività, tornerà a riunirsi l'Osservatorio sulla salute delle donne. La capogruppo del Pd Nadia Conticelli invita Marrone a dare "attuazione alle legge regionale sulla contraccezione gratuita: le donne hanno bisogno di lavoro, non della paghetta se fanno figli", annunciando poi di presentare un ordine del giorno sul tema.

Rete +194voci: "Soldi per contrasto alla precarietà"

A scendere in campo contro la proposta anche dell'assessore la Rete +194voci, che chiede alla Regione di uscire "dalla follia ideologica" e dare risposte concrete "alla crisi economica e sociale".

L'invito è quello di stanziare i 400 mila euro per "asili nido, sostegno all'educazione e alla cultura, sostegno alle persone non autosufficienti, misure per il sostegno al lavoro delle donne e di contrasto alla precarietà che è il vero "contraccettivo della vita!".

 

Cinzia Gatti

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