Le mani di Iren su Egea? Quello che nel mondo economico provinciale e regionale è divenuto il tema del momento non poteva che divenire oggetto di discussione nelle stanze del Municipio albese, che con una quota del 6,54% (per un valore di 3.086.915,64 euro, secondo il prospetto 2020 pubblicato dal Comune) rappresenta il maggiore azionista pubblico dell’azienda dei servizi fondata e controllata dalla famiglia Carini.
A riportare anche ai piedi delle cento torri le voci che nel capoluogo regionale si inseguirebbero sulle presunte difficoltà nelle quali il burrascoso contesto del mercato energetico mondiale avrebbe precipitato il gruppo albese ("gigante dai piedi d’argilla", secondo la lettura dell'ex sindaco), e quindi sulla sua necessità di correre ai ripari cedendo al colosso Iren le insegne di Egea Commerciale, la sua controllata a quel mercato dedicata, in settimana era stato Maurizio Marello, per dieci anni alla guida del municipio langarolo, dal 2019 consigliere regionale nella fila del Partito Democratico, autore di una lettera aperta (qui) che aveva immediatamente suscitato una breve e secca smentita (qui) da parte del gruppo che, soprattutto tra Piemonte e Liguria, vanta radicate attività anche sui fronti del ciclo idrico, della gestione rifiuti e dell’illuminazione pubblica.
Gli stessi argomenti sono ricorsi durante la seduta del Consiglio comunale tenutosi ieri, giovedì 31 marzo, e apertosi proprio sul punto in ragione dell’interpellanza urgente che la coalizione di Uniti per Alba ha rivolto al sindaco Carlo Bo.
A presentarla il consigliere del Partito Democratico William Revello, che al primo cittadino ha chiesto conto delle indiscrezioni di stampa relative alle supposte procedure per l’affitto di un ramo d’azienda che le stesse avrebbero voluto effettive già dal mese di aprile. "Al sindaco – ha spiegato Revello – chiediamo innanzitutto se l’Amministrazione fosse a conoscenza di tali informazioni, se la situazione è reale e quali sarebbero nel caso le ricadute e conseguenze per i tanti dipendenti albesi di Egea Commerciale e per la città".
"Rispetto alla lettera inviata ai giornali dal consigliere Marello – ha spiegato Carlo Bo – devo dire che alcune di queste cose non le conoscevo, come gran parte dei soci pubblici con cui ho avuto modo di confrontarmi in questi giorni. Parliamo peraltro di un tema estremamente delicato anche perché difficoltà le stanno vivendo tante aziende, in questo momento, e in modo particolare in questo settore". Aggiunto che "non spetta all’Amministrazione comunale decidere le politiche industriali dell’azienda" Bo ha però riconosciuto il rilievo della partecipazione che la capitale delle Langhe detiene in Egea. Un ruolo che, nel modello di gestione duale del gruppo, le consente di indicarne la presidenza del Consiglio di Sorveglianza, ad oggi in campo a un altro ex sindaco, Beppe Rossetto. Ma anche "l’importante ruolo" che lo stesso gruppo riveste su un territorio "sul quale occupa centinaia di persone, ha fatto investimenti importanti e altrettanti li ha previsione".
Attivatosi nei confronti dell’azienda, il sindaco ha dato quindi lettura dell’informativa con la quale Egea Commerciale ha risposto agli interrogativi partiti dal Comune, a firma dell’amministratore delegato Giuseppe Zanca: "Egea smentisce di aver ceduto o deliberato la cessione o l’affitto di società, o di quote di società, o di asset. Egea ha pure confermato la validità del suo progetto e i risultati preliminari del bilancio al 31 dicembre 2021 evidenziano i miglioramenti rispetto al budget di esercizio, con una crescita di circa il 60% in termini sia di Ebitda, sia di valore della produzione".
"La presenza territoriale – ha proseguito nella sua lettura il sindaco –, la difesa dei propri collaboratori, i rapporti con gli enti pubblici e privati sono da sempre valori fondanti del Gruppo Egea. Per quanto riguarda i rapporti con Iren, Egea conferma che sono già da tempo in corso relazioni su diverse attività di servizi, oggi particolarmente significative per quanto riguarda le forniture di energia elettrica, valorizzando la collaborazione tra il produttore Iren e una società di vendita del Gruppo Egea, Egea Commerciale".
"E’ nostro dovere cercare di capire quello che sta succedendo, nell’interesse dell’azienda, delle tante persone che ci lavorano, dei soci che ci hanno messo dei soldi e degli investimenti attesi", ha quindi proseguito Carlo Bo a commento di quanto letto, annunciando in proposito la propria intenzione di chiamare l’azienda ad aggiornare il Consiglio con la convocazione di un’apposita Commissione e concludendo che al contempo "bisogna cercare di essere attenti per evitare di creare allarmismi che potrebbero allontanare investitori o comunque creare qualche scombussolamento che non porterebbe nulla di positivo alla società e al nostro territorio".
Politica | 01 aprile 2022, 12:56
Alba, il caso Egea finisce in Consiglio: dall’azienda un documento letto in aula dal sindaco Bo
Interrogazione urgente di Uniti per Alba porta in assemblea il tema della ventilata dismissione a Iren della sua controllata per la vendita di luce e gas. La multiservizi torna a smentire "di aver ceduto, deliberato la cessione o affittato società, quote o asset"
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