Il Nazionale

Politica | 25 marzo 2022, 17:49

Coppie gay, stop alla registrazione anagrafica dei figli. Lo Russo: "Non siamo ottimisti, ma determinati a riprendere"

Il primo cittadino: "Questo è un problema di ingiustizia, violenza, diseguaglianza e iniquità che il Parlamento deve risolvere". Ma le opposizioni lo accusano di "poco coraggio"

Coppie gay, stop alla registrazione anagrafica dei figli. Lo Russo: "Non siamo ottimisti, ma determinati a riprendere"

"Non siamo ottimisti, ma siamo determinati". È questo il messaggio che ha voluto lanciare il sindaco di Torino Stefano Lo Russo al termine del confronto con il Torino Pride, dopo lo stop della Prefettura all'iscrizione all'anagrafe dei figli di coppie arcobaleno con i cognomi di entrambi i genitori. Questo pomeriggio il primo cittadino, insieme all'assessore alle Politiche Sociali Jacopo Rosatelli, ha incontrato il coordinamento per "illustrare le ragioni delle sospensioni della registrazione, che per noi è una questione temporanea".

"Violazione di legge"

Nelle scorse settimane il primo cittadino ha ricevuto, dal Prefetto del capoluogo piemontese, una richiesta formale di applicazione delle norme ministeriali che disciplinano la materia. Secondo la Prefettura la registrazione anagrafica di bambini figli di due madri o padri "costituisce violazione di legge". 

Lo Russo: "Problema di ingiustizia che Parlamento deve risolvere"

Il problema, come ha voluto ribadire oggi Lo Russo, è "la mancanza a livello nazionale di un quadro normativo. Manca una legge che dia certezza giuridica e collochi i nostri bambini nel quadro di altri stati europei: se nasci in Italia hai meno diritti. Questo è un problema di ingiustizia, violenza, diseguaglianza e iniquità che questo parlamento deve risolvere". 

"Legge di iniziativa popolare" 

E sul fronte delle azioni che il Comune di Torino metterà il campo, l'assessore Jacopo Rosatelli ha annunciato il pieno appoggio alle "iniziative del Coordinamento, a partire dalla Festa delle Famiglie Arcobaleno in programma l'8 maggio in piazza Carlo Alberto, fino al corteo del Pride del 18 giugno e alla Giornata contro omofobia e transfobia del 17 marzo". La Città vuole proporsi poi come capofila, degli altri comuni che aderiscono alla rete Re.a.dy, per una "legge di iniziativa popolare, da scrivere insieme alle associazioni, che vada a colmare un vuoto legislativo".

Bocciato Ddl Zan e Eutanasia Legale

Purtroppo, a livello nazionale, le ultime iniziative nei campo dei diritti sono state tutte bocciate, a partire dal Ddl Zan fino al Referendum sull'Eutanasia Legale. Palazzo Civico vuole però convocare i parlamentari piemontesi per decidere che azione politica portare avanti a livello parlamentare: il deputato del M5S Davide Serritella ha già presentato un'interrogazione al ministro dell'Interno Lamorgese.

Giusta: "Noi dovremo vivere in un paese dove la disobbedienza civile"

I pentastellati, così come altri partiti, hanno accusato il sindaco Lo Russo di poco coraggio per aver sospeso le trascrizioni, chiedendo che proseguissero con un atto di "disobbedienza civile". "Noi dovremo vivere in un paese - ha commentato il Presidente del Torino Pride Marco Giusta - dove la disobbedienza civile non serve, ma c'è obbedienza civile. Serve un cambio del quadro normativo: questa azione, che era comunque provvisoria, si è dovuta interrompere". 

Cinzia Gatti

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