Sono circa mille i nuovi utenti giornalieri della metropolitana e degli impianti verticali di Genova da dicembre, mese in cui è partita la sperimentazione che riguarda la gratuità dei mezzi, che sarà prolungata fino al 31 luglio, come confermato oggi dall’assessore alla mobilità Matteo Campora, a margine dell’inaugurazione della nuova stazione della metro di Dinegro, brandizzata Coop.
“Il primo blocco di gratuità va a scadere a fine marzo – spiega Campora – però stiamo già lavorando e siamo certi che andremo a prorogare per altri quattro mesi questa opportunità, che lo è per i cittadini, e per rendere più attrattivo il trasporto pubblico locale. È un’iniziativa coraggiosa, siamo l’unico comune d’Italia a farla, però è anche vista da fuori come interessante. Noi dobbiamo spingere per il trasporto pubblico e dobbiamo mettere in atto ogni tipo di azione per renderlo attrattivo, e abbiamo già visto che questa iniziativa ha portato a punte del 20% di aumenti di presenza del trasporto pubblico locale”.
Sui dati di affluenza, l’assessore spiega: “Possiamo dire che le percentuali variano dal 10 al 20%, c’è stato un incremento importante sugli impianti verticali, dove ci sono stati incrementi vicini al 20% e sulla metropolitana sopra al 10%. Parliamo di 800-1000 persone in più al giorno. Un incremento importante, ma soprattutto un trend diverso e positivo rispetto ad altre città, a parità abbiamo visto che questa iniziativa porta nuove persone sul trasporto pubblico locale e porta persone che probabilmente non lo utilizzavano. Noi dobbiamo puntare su questa fetta di popolazione che per qualche motivo non ha mai amato il trasporto pubblico locale, e iniziative come queste secondo me aiutano e avvicinano i cittadini a usarlo”.
Sulla tipologia di utenti, Campora aggiunge: “Sicuramente sugli impianti verticali abbiamo un utilizzo di fasce d’età più alte, cioè le persone che da circonvallazione a monte scendono per fare gli acquisti in centro. Sulla metropolitana abbiamo molti giovani che la utilizzano, faremo anche dei questionari specifici coinvolgendo le persone anche all’interno dei mezzi pubblici e sulle stazioni. Questo sarà il secondo step della sperimentazione, proprio per capire le motivazioni che spingono le persone a utilizzare il mezzo pubblico, ma anche individuare le fasce d’età per tipologia e per l’attività che svolgono: pensionati, lavoratori o studenti. Questo ci serve per riuscire a dare un servizio che in qualche maniera vada incontro alle esigenze trasportistiche dei cittadini”.
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