Entrate del giovedì mattina che calano del 70 per cento: commercianti della parte bassa di via Cascione isolati anche a causa della chiusura di via Mazzini per i lavori in corso alla Fondura, protestano e lo fanno, inascoltati, da settimane.
Stamattina hanno inscenato anche il ‘funerale del commercio’, protesta alla quale si è unito anche l’unico ambulante presente nella zona off limits al traffico. "Chiediamo solo che vengano provvisoriamente spostati i banchi davanti a Pastore, finché ci sarà la strada di sotto chiusa”, ribadisce Paolo Monari del Tabacchino che aggiunge "gli incassi il giovedì mattina calano del 70 per cento”.
Domenica Parodi (Frutta e Verdura): “Al giovedì non c’è parcheggio, non c’è il mercato, ma noi non siamo contro il mercato, vogliamo il mercato completo. I nostri clienti hanno difficoltà a raggiungerci, non sanno se c’è il mercato, non riescono a venire col mezzo. Non c’è movimento. Il doppio senso che hanno fatto va presidiato da un vigile”.
Sara Previato (Panetteria Mirabella): “Come ormai da parecchie settimane, da quando ci sono i lavori nella via parallela, siamo chiusi, isolati, non passa nessuno per essere giorno di mercato la gente è davvero pochissima. Non sappiamo più cosa fare. La richiesta che facciamo al Comune è sempre la solita, che vengano spostati questi 3 banchi che ci sono all’incrocio con la galleria Gastaldi che si trovi una ubicazione qualsiasi, non a svantaggio degli ambulanti anche perché, l’unico banco che era al fondo di via Cascione se ne sta andando”.
Alla protesta si è unito anche l’unico ambulante presente stamattina, Claudio Granata: “Mi sono alzato alle 5, vengo da Albenga e ho trovato questa situazione, non c’è un banco, sono isolato da tutti, ci sono 200 metri dalla prima bancarella e, quindi, cosa faccio, non metto il banco, perché non ha senso questo discorso. Io chiedo all’amministrazione di trovare una soluzione per me e per gli altri banchi, così non si può andare avanti. Ho delle spese, mi alzo alle 5 con la buona volontà di venire a lavorare, è un mio diritto lavorare e mi trovo in questa situazione. Non ho mai visto una cosa del genere in 45 anni. I comuni cercano una soluzione, ma qui non c’è la volontà. Chiedo solo di lavorare, chiediamo che l’assessore o il sindaco ci diano una mano”.
“Siamo molto attenti alla situazione -conclude Riccardo Caratto (Civ) - perché non è propriamente il massimo. Il Civ si è resi disponibile a collaborare tra commercianti e amministrazione, a fare anche da cuscinetto per cercare di risolvere questo problema. Ci sono state riferite dall’assessore al Commercio Oneglio alcune problematiche che starebbero dietro a un potenziale spostamento degli ambulanti dalla parte bassa di via Cascione in altre zone, vediamo se questa situazione potrà risolversi”.
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